Intensità la chiave per Benítez

L'ultima volta che l'SSC Napoli ospitò al San Paolo una squadra gallese correva l'anno 1962/63: era la Coppa delle Fiere e gli azzurri superarono 3-1 il Bangor City. Contro lo Swansea City AFC, basterebbe anche un solo gol di scarto per passare il turno e la ricetta di Rafael Benítez c'è già: “Dovremo attaccare per segnare facendo attenzione alle loro ripartenze”.

Per la prima parte, Benítez si affiderà al suo cannoniere principe, quel Gonzalo Higuaín capace fino a oggi di mettere a segno 20 reti tra campionato e coppe varie. Alle sue spalle dovrebbe agire il trio composto da José Callejón, Marek Hamšík e Dries Mertens, ma sono in rialzo anche le quotazioni di Lorenzo Insigne.

“Quello che conta è l'intensità - taglia corto il tecnico spagnolo - Il calcio italiano è più tattico, quello inglese più fisico. Non ci sono problemi dal punto di vista fisico, la squadra corre, basta guardare la prestazione con la Roma. La chiave sarà gestire al meglio le emozioni e l'andamento della gara".

Ci crede Benítez, crede nella possibilità di arrivare fino in fondo anche in questa manifestazione continentale: “Come dico sempre - continua - la prossima partita è sempre la più importante e la prossima è con lo Swansea: credo che quest'anno possiamo ancora vincere qualcosa di importante. Loro sono una squadra che gioca un buon calcio, hanno velocità e intensità, sarà un match difficilissimo. L'intensità e la fisicità delle squadre inglesi tende a metterti in difficoltà, accadeva la stessa cosa al Real Madrid con le tedesche, ma al San Paolo sarà tutto diverso".

Sulla spinta del tifo napoletano punta anche Pepe Reina, chiamato agli straordinari tra i pali dopo il grave infortunio subito da Rafael Cabral nel match d'andata: “Abbiamo fatto bene nelle grandi gare - sottolinea il portiere spagnolo - ma domani ce ne è un'altra, in una competizione in cui vogliamo fare bene fino alla fine. Lo Swansea è una squadra tosta, che gioca bene la palla, ma nelle grandi gare, finora, abbiamo fatto bene”.

È anche una questione di mentalità: “La voglia di fare bene c'è sempre. Con le squadre più piccole non abbiamo giocato al meglio, con dieci dietro la palla è difficile trovare spazi per vincere. Dobbiamo lavorare ancora", avverte Reina. E sulle differenze con il campionato inglese chiosa: "La Premier League è più competitiva della serie A, le squadre a metà classifica in Inghilterra giocano benissimo, è quella la differenza fondamentale. Domani però vogliamo e possiamo vincere con lo Swansea".