Il Napoli piega un ottimo Swansea
giovedì 27 febbraio 2014
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SSC Napoli - Swansea City AFC 3-1 (and. 0-0 )
Tanta sofferenza per il Napoli, decisivo il gol del solito Higuaín, ma anche Reina è fondamentale nel finale.
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L'SSC Napoli stacca il pass per gli ottavi di finale di UEFA Europa League, ma soffre per piegare lo Swansea City AFC. Decide, neanche a dirlo, una rete di Gonzalo Higuaín a poco più di dieci minuti dalla fine, ma anche la super parata di Pepe Reina su un colpo di testa di Dwight Tiendalli vale come un gol.
Rafael Benítez non rinuncia al turnover, tiene fuori Marek Hamšík e Dries Mertens e rilancia Goran Pandev alle spalle di Higuaín. Davanti a Reina, in coppia con Raúl Albiol, c'è il brasiliano Henrique, con Christian Maggio e Faouzi Ghoulam sugli esterni.
È il Napoli a fare la partita, com'è logico che sia dopo lo 0-0 dell'andata. Lo Swansea aspetta col baricentro basso, pronto a innescare Wilfried Bony negli spazi larghi. Higuaín si muove molto e prova a farsi vedere davanti, ma con scarse fortune. Superati indenni i primi dieci minuti, i gallesi cominciano a pungere in velocità la difesa azzurra. Come all'11’, quando Pablo Hernández inventa per Marvin Emnes che super Reina con un lob ma trova Albiol pronto a un passo dalla linea di porta.
Il Napoli reagisce e sfiora il gol al 15’ con Higuaín, che da buona posizione alza troppo il destro. La festa è rinviata solo di un minuto: al 16’ Henrique mette al centro un pallone da destra, Higuaín fa la torre e libera Lorenzo Insigne che, tutto solo davanti a Michel Vorm, lo scavalca con un delicato pallonetto. Il San Paolo esplode, il Napoli è virtualmente qualificato e deve solo gestire il risultato.
Di questi tempi, però, per la squadra di Benítez non c'è missione più complicata. Dopo un altro tentativo fuori misura di Higuaín, così, lo Swansea pareggia: Bony - sempre lui - verticalizza per Jonathan De Guzmán che s'infila nello spazio lasciato libero da Henrique e Maggio e batte Reina in uscita con un diagonale mancino. È il 30' e i gallesi hanno già ribaltato il discorso qualificazione.
Il Napoli accusa il colpo, incapace di ritrovare il bandolo della matassa. Lo Swansea fiuta la grande occasione e accelera, ma Hernández calcia troppo debolmente e Wayne Routledge viene anticipato da Reina in uscita disperata al limite dell'area. E gli azzurri? Niente, non pervenuti, fatta eccezione per un paio di tentativi senza pretese di Pandev e Higuaín.
Non serve neanche la strigliata di Benítez negli spogliatoi a rianimare il Napoli. Lenti e impacciati, i padroni di casa non riescono a costruire azioni degne di note. Anzi, si sbilanciano troppo e rischiano grosso in difesa. Clamorosa l'occasione per Bony, puntuale ma poco efficace di testa sul cross da sinistra di Hernández.
Benítez prova allora a mischiare le carte e chiede gli straordinari ad Hamšík richiamando Pandev. Solo applausi per Insigne, sostituito al 68’ da Mertens. È il cambio giusto, perché il folletto belga entra subito in partita e comincia a seminare il panico nella difesa gallese. È lui l'uomo in più del Napoli in un finale non certo arrembante, è tutta sua l'azione che porta al gol vittoria di Higuaín al 78’.
Non può essere considerato un assist perché l'ultimo tocco è di un difensore dello Swansea, ma il triangolo in velocità nello stretto con Hamšík è d'alta scuola. Come la girata del Pipita, un colpo da rapace d'area in mezzo a tante maglie bianche.
E come la parata di Reina all'86’, una deviazione super sulla frustata aerea di Tiendalli su corner dalla sinistra. Gli ultimi minuti sono pura sofferenza, perché Higuaín e Hamšík non capitalizzano le praterie a disposizione in attacco e tengono in vita i gallesi fino al 93’, quando Gökhan Inler fa calare il sipario sul match chiudendo l'ennesimo contropiede imbastito dagli attaccanti azzurri. Finisce 3-1, fa festa il Napoli.