Ludogorets a ritmo di samba
giovedì 19 dicembre 2013
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Júnior Caiçara, Marcelinho e Juninho Quixadá raccontano a UEFA.com come il contingente brasiliano stia aiutando il PFC Ludogorets Razgrad in UEFA Europa League.
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Il contingente brasiliano sta aiutando il PFC Ludogorets Razgrad a brillare in UEFA Europa League: la prossima squadra nel mirino della formazione bulgara è l'SS Lazio nei sedicesimi di finale.
Il difensore Choco è stato raggiunto dai connazionali Júnior Caiçara, Marcelinho, Michel e Juninho Quixadá alla squadra di Razgrad che ha fatto il grande salto dalla seconda divisione bulgara alla UEFA Europa League.
"Il presidente aveva visioni sulla squadra, la vedeva fare grandi cose in Bulgaria; voleva conquistare il titolo alla prima stagione. E sono accadute tante belle cose”, ha detto Marcelinho a UEFA.com. “Appena arrivato è stata pura gioia. [Choco] mi ha aiutato molto e siamo diventati subito amici. E' stato il mio primo contatto al Ludogorets".
I giocatori brasiliani passano tanto tempo insieme, un legame che fa bene alla squadra di Stoicho Stoev che cerca il terzo titolo nazionale consecutivo. "E' dura restare a lungo lontano da casa, dalla famiglia e dagli amici", ha detto il centrocampista Juninho Quixadá. "Cerchiamo sempre di ritrovarci quando non siamo in campo. Non credo esista una cultura brasiliana qui. Credo tocchi a noi creare una cultura brasiliana nei posti che visitiamo”.
Di sicuro i brasiliani sono stati ben accolti a Razgrad. Júnior Caiçara ha spiegato: "Quando si va in strada, molta gente vuole scattare foto con noi; tante persone vogliono autografi. Tutti sono felici anche per le piccole cose che facciamo in campo. Amano quando un giocatore mostra del talento, come [l'attaccante Roman] Bezjak, che ha tanta classe, o Marcelinho. Loro rendono tutti felici coi loro dribbling, quindi potete immaginare cosa sta succedendo adesso che stiamo facendo bene in Europa League. Sono tutti entusiasti”.
Marcelinho è d'accordo: "[I tifosi] sono molto felici dei nostri progressi: sia in campionato che in Europa League. Per strada ci fermano per congratularsi. Anche quando non giochiamo bene ci sostengono e ci gridano: 'Forza, teste alte'. Mi piace molto questa città perché la gente è molto ospitale e tutti ci sostengono sempre, specialmente noi brasiliani”.