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L'ottimismo di Ingesson per l'Elfsborg

L'ex centrocampista di Bari e Bologna, attualmente sulla panchina dell'IF Elfsborg, parla con UEFA.com della sua nuova avventura, della battaglia contro il cancro e della sua nuova filosofia di vita.

Klas Ingesson è il nuovo allenatore dell'Elfsborg
Klas Ingesson è il nuovo allenatore dell'Elfsborg ©Getty Images

"Andate in campo e sentitevi liberi" è il principale consiglio che Klas Ingesson dà ai suoi giocatori, anche perché dopo la battaglia contro il cancro ha messo il calcio nella giusta prospettiva.

L'Elfsborg non ha più nessuna chance di approdare ai sedicesimi di finale, ma Ingesson - subentrato al posto di Jörgen Lennartsson sulla panchina pochi giorni prima della seconda partita nel Gruppo C di UEFA Europa League - si gode quest'esperienza che, per l'ex centrocampista di IFK Göteborg, AS Bari e Bologna FC, era stata un vero e prorpio salto nel vuoto.

"Quando giocavo ho comprato un pezzo di bosco - ha commentato a UEFA.com -. Era il mio piccolo sogno: guadagnare abbastanza con il calcio per comprare il bosco e lavorarci". Tuttavia, dopo il ritiro nel 2001, è tornato in Svezia e ha capito che il suo rapporto con il calcio era tutt'altro che finito. "Il calcio ha il potere di attirarti sempre verso di sé", commenta con un sorriso.

Si ride spesso con Ingesson, che ricorda i bei tempi dopo quattro anni di fatiche. Nel 2009, infatti, gli è stato diagnosticato un mieloma, un cancro che attacca le cellule del plasma. Ingesson ha quindi trascorso molto tempo a letto, tornando al calcio solo dopo un trapianto di cellule staminali.

Anche il calcio lo ha aiutato a guarire. Nel 2011, il direttore sportivo dell'Elfsborg, Stefan Andreasson, gli ha chiesto di allenare le giovanili, ma la nomina in prima squadra è stata una specie di shock. "Non avrei mai pensato di arrivare in prima squadra - ammette -. A me piace stare con i giovani e credo anche che sia il mio ruolo migliore".

Sorpresa o no, l'ex calciatore allenerà l'Elfsborg per il resto del 2013 e giovedì prossimo se la vedrà con l'FC Salzburg in UEFA Europa League. In palio c'è solo l'orgoglio, ma come Ingesson sa bene, è una motivazione più che sufficiente.

"Quando mi è stata comunicata la diagnosi, la vita si è capovolta. Prima ti spaventi molto e aspetti solo che arrivi la fine, ma dopo lo shock iniziale hai una voglia matta di sopravvivere. Mi sento come se mi avessero dato una seconda opportunità. Le sciocchezze che in passato mi davano fastidio non esistono più e ogni mattina mi sveglio con un grande sorriso". 

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