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Goncharenko alla prova del nove

"Non esistono compiti impossibili", ha detto l'allenatore dell'FC Kuban Krasnodar Viktor Goncharenko, che ha già fatto 'miracoli' con l'FC BATE Borisov.

Viktor Goncharenko
Viktor Goncharenko ©Getty Images

E' l'allenatore di maggior successo nella storia del calcio della Bielorussia indipendente, e il più giovane nella storia della UEFA Champions League: non è un caso se Viktor Goncharenko è considerato il Sir Alex Ferguson bielorusso per l'FC Kuban Krasnodar.

La prima stagione dei russi in UEFA Europa League non è andata secondo i piani: il difficile inizio nella Premier League russa si è sommato alle due socnfitte del Kuban nel Gruppo A e le due cose insieme hanno portato all'allontanamento del tecnico Dorinel Munteanu dopo meno di tre mesi. Confermare il quinto posto dello scorso anno sarebbe a questo punto per il Kuban un sogno che si realizza.

Goncharenko, però, ama sognare. "Non esistono cose impossibili", ha detto il 36enne, che aveva solo 31 anni quando ha guidato il BATE nella fase a gironi di UEFA Champions League. "Se vogliamo parlare dei grandi obiettivi che abbiamo, allora dico che vogliamo vincere e convincere. Penso che il Kuban abbia buoni giocatori e che possiamo fare quello che ci siamo prefissi".

Anche solo convincere Goncharenko a lasciare la Bielorussia è stata un'impresa; era alla guida del BATE dal 2007, e ha sempre mostrato poco interesse all'idea di trasferirsi all'estero, soprattutto per i cinque titoli consecutivi di Premier League ottenuti nel periodo 2008–12. Però, con il BATE alle prese con una stagione più ostica del solito, fuori dalla UEFA Champions League eliminato dai kazaki dell'FC Shakhter Karagandy, le cose hanno iniziato a cambiare.

Goncharenko si è dimesso dopo la sconfitta nel secondo turno preliminare contro lo Shakhter ma è stato convinto dal proprietario del BATE Anatoli Kapsky a rimanere. Quando però il Kuban ha bussato alla sua porta, Kapsky non se l'è sentita di mettersi in mezzo. "Ci hanno offerto dei soldi per lasciarlo andare, ma abbiamo pensato che fosse di cattivo gusto fare soldi in questo modo", ha detto. "Non è questione di affari. Ci siamo lasciati bene. Viktor sa che il BATE sarà sempre casa sua".

La sfida ora è fare anche di Krasnodar casa sua, cosa non semplice dato che il Kuban ha cambiato 14 allenatori negli ultimi sette anni. Con la sua nuova squadra a metà classifica dopo 13 giornate, Goncharenko avrà molto da fare per cambiare le cose, ma Kapsky tifa per lui. "Penso che avrà successo", ha detto. "Noi lo sosterremo e ci preoccuperemo per lui. E' molto speciale per noi".

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