Il Friburgo pedala con Streich

"Ovviamente sono diverso dagli altri - commenta Christian Streich -. Ma anche gli altri sono diversi da me. Ci sono circa 7 miliardi di persone diverse l'una dall'altra".

Tutto vero, ma quando si parla di allenatori il tecnico dell'SC Freiburg è un po' più diverso dagli altri. Recentemente è stato accusato per scherzo di andare agli allenamenti in limousine e ha risposto: "Io giro in bici, sempre!". Streich, in effetti, abita a soli 300 metri dallo stadio.

L'Europa conoscerà da vicino il 48enne allenatore giovedì, quando la sua squadra affronterà l'FC Slovan Liberec nel Gruppo H di UEFA Europa League e in seguito giocherà contro Sevilla FC ed Estoril Praia. "Non sono sono mai stato a Siviglia e in Repubblica Ceca, e non so neanche di dove sia l'Estoril Praia - commenta -. I giocatori sono molto contenti, e lo sarei anch'io se fossi in loro".

Se le 10 presenze con l'FC 08 Homburg rappresentano il suo bottino da giocatore nel massimo campionato tedesco, da allenatore ha avuto risultati più significativi. Insegnante diplomato ed ex rappresentante, ha accettato l'offerta del Friburgo a dicembre 2011, salvando la squadra dalla retrocessione e portatondola in semifinale di Coppa di Germania. Quindi, nel 2012/13 ha conquistato un onorevole quinto posto in Bundesliga, strappando il titolo di allenatore dell'anno a un certo Jupp Heynckes.

Essere l'allenatore più citato del calcio tedesco aiuta senza dubbio la sua causa, tanto che i giornali locali hanno pubblicato la rubrica 'Lo Streich della settimana' con le sue dichiarazioni più curiose. Tuttavia, le sue credenziali da allenatore restano solide: in una lunga carriera sulla panchina del Friburgo, ha vinto tre Coppe di Germania e un campionato con la squadra giovanile, da dove provengono molti dei suoi attuali giocatori.

A proposito del successo, ha risposto a un giornalista: "Che cos'è il successo? Prendersi cura di un disabile per trent'anni cosa o saper andare bene a cavallo?".

Con tre sconfitte in cinque partite, il Friburgo non ha avuto la migliore delle partenze in Bundesliga, ma ogni mossa di Streich viene raccontata con esaltazione dalla stampa tedesca. Anche il suo abbigliamento ha fatto parlare la scorsa stagione. "Indosso sempre la tuta perché per me la domenica è un giorno festivo - commenta Streich, difficilmente visibile in giacca e cravatta -. Ora, però, cominciano a indossarla anche tutti gli allenatori della Champions League, quindi ho smesso perché se no avrebbero detto: 'Guarda Streich, si crede un allenatore da Champions!'". Chissà che un giorno non lo diventi sul serio...