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Benítez eguaglia Lattek

Fresco di trionfo in UEFA Europa League con il Chelsea, Rafael Benítez è il secondo tecnico ad avere vinto i principali tornei UEFA con tre squadre. UEFA.com ricorda il primo tecnico a centrare l'impresa, il grande Udo Lattek.

Benítez eguaglia Lattek
Benítez eguaglia Lattek ©Getty Images

Guidando il Chelsea FC alla conquista della UEFA Europa League, Rafael Benítez è diventato il secondo allenatore a conquistare i principali trofei europei con tre squadre.

Il primo a riuscirci è stato Udo Lattek. Oggi 78enne, il tecnico tedesco ha vinto le tre principali competizioni UEFA per club con squadre diverse: Coppa dei Campioni 1973/74 con l'FC Bayern München, Coppa UEFA 1978/79 con il VfL Borussia Mönchengladbach e Coppa delle Coppe 1981/82 con l'FC Barcelona. Inoltre, ha lasciato un grande ricordo nei suoi calciatori. "Udo Lattek è il mio idolo, come tecnico e come persona”, ha dichiarato Jürgen Kohler, vincitore del Mondiale FIFA, che ha giocato agli ordini di Lattek all'1. FC Köln e al Borussia Dortmund.

Nonostante gli otto campionati tedeschi e le tre Coppe di Germania vinti con Bayern e Borussia Mönchengladbach, l'ex tecnico del VfL Osnabrück era considerato più un motivatore che un grande tattico. "Qualsiasi sistema  e approccio tattico dipende dalla prontezza dei calciatori. Voglio giocatori maturi con cui interloquire. Li ho sempre preferiti a quelli che dicono sempre di sì”.

"Dove ci sono frizioni c'è energia”, era la massima che ha ispirato la carriera di Lattek, che è stato capace di ottenere il massimo dal Bayern. Raccomandato al club da Franz Beckenbauer mentre era allenatore in seconda della Germania Ovest, Lattek ha contribuito a guidarlo alla conquista di tre campionati, una Coppa di Germania e una Coppa dei Campioni, nonostante metodi motivazionali non convenzionali. Il portiere Sepp Maier ha ricordato un episodio dopo la sconfitta del Bayern. La squadra ignorò un coprifuoco recandosi in un nightclub, ma fu rintracciata dal proprio allenatore. "Udo vide sette-otto di noi seduti lì e disse: 'Bene, conterò fino a 25,000 e se al termine qualcuno sarà ancora qui, faremo i conti”.

Fuori dal Bayern al termine di un periodo altalenante, conferma la sua abilità a Gladbach, vincendo altri due titoli nazionali con una squadra nelle cui file militava un altro futuro allenatore del Bayern, Jupp Heynckes. La sua squadra perse la finale di Coppa dei Campioni 1976/77 contro il Liverpool FC, ma si riscattò vincendo la Coppa UEFA 1978/79: 2-1 all'FK Crvena zvezda nella doppia finale.

Dopo un passaggio senza lasciare il segno a Dortmund, Lattek viene ingaggiato dal Barcellona nel 1981 al posto di Helenio Herrera. Il connazionale Bernd Schuster racconta che Lattek si presentò nel migliore dei modi. "Arrivò che già parlava uno spagnolo perfetto, destando un'ottima impressione in noi tutti”. La sua squadra dovette arrendersi alla Real Sociedad de Fútbol nella corsa al titolo di Liga, ma si impose 2-1 all'R. Standard de Liège lo stesso anno in finale di Coppa delle Coppe al Camp Nou, consetendo a Lattek di completare la sua tripletta di successi.

'El Professor' lascia la Catalogna il febbraio successivo, in particolare a causa di una frizione con il grande acquisto estivo, il 22enne Diego Maradona. "Il mio unico problema era Maradona, che non era abituato a lavorare duro. Una volta non arrivò in tempo alla partenza della squadra. Avevo due opzioni: aspettarlo e perdere la mia autorità o partire senza di lui. Decidemmo di partire e il resto della squadra applaudì. Maradona si lamentò di me con il presidente, dicendo che non riusciva a lavorare con me. Due settimane dopo fui licenziato”.

Lattek è tornato in seguito sulla panchina del Bayern, dove ha vinto altri tre titoli e due coppe, salvo perdere un'altra finale di Coppa dei Campioni: successo dell'FC Porto nel 1987. In seguito ha allenato brevemente Köln, FC Schalke 04 e Dortmund, prima di ritirarsi. Ha riassunto a parole la sua combinazione di malizia da strada e psicologia. "Ero un idiota incapace di fare alcunché, ma ero ambizioso, forte e sgomitavo”.

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