2012/13: Ivanović incorona il Chelsea
venerdì 17 maggio 2013
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Un imperioso colpo di testa all'ultimo minuto di recupero del difensore serbo regala al Chelsea FC il successo in un'edizione della UEFA Europa League all'insegna delle sorprese.
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SL Benfica - Chelsea FC 1-2
(Cardozo 68'; Torres 60', Ivanović 90'+3')
Amsterdam ArenA
Il Chelsea FC mette fine all'egemonia delle squadre iberiche in UEFA Europa League, superando di misura l'SL Benfica in una finale intensa e diventando così la prima squadra a detenere contemporaneamente i due trofei continentali più importanti.
Le tre vincitrici da quando la Coppa UEFA ha cambiato denominazione, nonché cinque delle sei finaliste, venivano da Portogallo o Spagna. Una consuetudine mitigata all'ultimo minuto del 317esimo e ultimo giorno della quarta edizione. Branislav Ivanović svetta di testa su un'azione d'angolo e insacca all'incrocio dei pali, regalando alla squadra di Rafael Benítez una vittoria che in pochi avrebbero pronosticato a novembre al momento dell'insediamento del tecnico sulla panchina del Chelsea.
A quel punto i Blues stavano lottando per restare in corsa in UEFA Champions League, mentre nella fase a gironi di UEFA Europa League accadevano cose inattese culminate poi nel successo proprio del Chelsea, degno epilogo di un'edizione sorprendente. Il BSC Young Boys esce dal torneo nonostante un bottino di punti pari alla vincitrice del proprio girone, Taison realizza il "gol del secolo" e la serie di 16 vittorie consecutive del Club Atlético de Madrid si arresta contro una squadra senza vittorie in Europa da 43 anni.
Ma il peggio deve ancora venire per l'Atlético, la cui operazione difesa del titolo viene interrotta ai sedicesimi di finale dall'FC Rubin Kazan. Ai sedicesimi viene scritta un'altra pagina di storia del torneo, con la prima sfida decisa ai calci di rigore: è l'FC Steaua Bucureşti a spezzare le speranze dell'AFC Ajax di giocare la finale in programma nel proprio stadio. In finale ci sarebbero arrivate invece due delle altre sette squadre ripescate dalla UEFA Champions League.
Se Benfica e Chelsea appartengono al gotha del calcio europeo, il 2012/13 vede l'ascesa di alcuni nomi nuovi nella scala sociale del calcio. Per la prima volta, l'KRC Genk prolunga la sua avventura europea oltre Natale, mentre FC Anji Makhachkala, FC Viktoria Plzeň e Levante UD, la formazione spagnola all'esordio in competizioni UEFA per club, raggiungono tutte gli ottavi di finale.
Fenerbahçe SK e FC Basel 1893 raggiungono per la prima volta le semifinali di un torneo UEFA per club. Non solo: superando il Tottenham Hotspur FC ai calci di rigore, il Basilea diventa la prima squadra elvetica a raggiungere le semifinali dopo 35 anni di digiuno. A spuntarla sono comunque Benfica e Chelsea, sebbene la formazione portoghese debba faticare non poco per avere ragione del Fenerbahçe.
In finale si ritrovano due squadre accomunate da gambe pesanti dopo una stagione estenuante e dalla volontà di vincere per la prima volta la UEFA Europa League. Il Benfica, due volte campione d'Europa, alla ricerca del successo in una finale europea dopo sei tentativi falliti, domina la prima ora di gioco, salvo incassare la rete di Fernando Torres, sintesi di potenza, determinazione e carattere da parte dell'attaccante spagnolo.
Óscar Cardozo pareggia subito dal dischetto, ma Ivanović mette il trofeo sul volo diretto per Londra. E' una vittoria contro le avversità per il Chelsea, vissute tanto in serata quanto durante l'intera stagione. Benítez ha accettato l'incarico pur sapendo che sarebbe rimasto in carica soltanto fino al termine della stagione, alla guida di una squadra che faticava ad amalgamarsi. Non sempre sostenuto dai tifosi, ad Amsterdam ha veramente meritato l'abbraccio di tutti.