Napoli turn-over e Cavani
giovedì 6 dicembre 2012
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Con la qualificazione già in tasca, Mazzarri farà rifiatare qualche 'titolare' contro il PSV, ma è un discorso che non vale per il bomber: "Ha una fisicità diversa dagli altri", ha spiegato il tecnico.
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Nessun dubbio di formazione, questa volta. Sarà perché la qualificazione ai sedicesimi di finale di UEFA Europa League è già in archivio, Walter Mazzarri annuncia con ventiquattr’ore d’anticipo l’undici del SSC Napoli che scenderà in campo al San Paolo contro il PSV Eindhoven nell’ultimo ininfluente turno del girone eliminatorio.
Tra i pali ci sarà Antonio Rosati; in difesa Bruno Uvini, Federico Fernández e Hugo Campagnaro; in mezzo al campo Christian Maggio, Blerim Dzemaili, Marco Donadel e Andrea Dossena; e in attacco Omar El Kaddouri, Edinson Cavani e Eduardo Vargas.
La sorpresa è proprio l’utilizzo dal primo minuto di Cavani, sempre più deciso a tentare la scalata al titolo di capocannoniere di UEFA Europa League: “L'ho accontentato perché ha una fisicità diversa dagli altri - spiega Mazzarri - Se non si allena o non gioca facendo certi movimenti, la gara successiva gioca peggio”.
La linea generale, però, resta quella del turnover: “L’esperienza ci ha portato a fare delle scelte che spesso non sono sembrate giuste ma che alla fine hanno pagato tanto che in campionato abbiamo 12 punti in più rispetto all’anno scorso”, continua il tecnico del Napoli. Nessun calo di tensione, però: “Abbiamo un’immagine internazionale da difendere e anche la società deve valutare diversi giocatori. Inoltre, c'è curiosità per vedere come si comporteranno degli elementi e anche dei co-titolari che saranno in campo”.
La curiosità è tutta per Uvini, difensore brasiliano alla prima assoluta con la maglia azzurra. Le gerarchie, d’altra parte, possono anche essere ribaltate: “Inizialmente Valon Behrami giocò in Europa League, poi fece bene e iniziò a giocare anche in campionato. Non è detto che delle situazioni non possano cambiare”, ricorda Mazzarri. E cita il dualismo tra Juan Zúñiga e Dossena sulla fascia sinistra: “Andrea ha giocato meno ma alla fine è venuto fuori. È chiaro che appena Zúñiga calerà di forma io posso contare su di lui”.
Dossena annuisce e rilancia: “Nessun giocatore è uguale a un altro, ci sono alcuni più bravi ma chi va in campo cerca di dare sempre il meglio, giochiamo tutti per vincere. Io mi sono sempre sentito importante,anche come Cavani. Chiederò di cambiare squadra solo quando non avrò più quella rabbia che mi possa permettere di dare il massimo”.