Cavani 'mata' il Dnipro con un poker
giovedì 8 novembre 2012
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SSC Napoli - FC Dnipro Dnipropetrovsk 4-2
Sotto a 13 minuti dalla fine, i Partenopei si scatenano nel finale grazie a uno strepitoso Cavani.
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Basta qualche rientro importante al SSC Napoli per avere la meglio sul FC Dnipro Dnipropetrovsk capolista del Gruppo F di UEFA Europa League a sorpresa ma con merito. Soprattutto, basta uno strepitoso Edinson Cavani, già a segno nel disastroso match d'andata e capace di mettere a segno quattro reti nel catino del San Paolo.
Mortificati quindici giorni dalla truppa di Juande Ramos, gli azzurri partono col piede sull'acceleratore e sfondano due volte sulla destra, prima con Blerim Dzemaili e poi con Giandomenico Mesto, ma a centro area non c'è nessuno pronto a intervenire. Non così al 7’, quando Cavani risponde presente sull'assist d'esterno di Dzemaili e buca Jan Laštůvka con un piattone di prima intenzione dal vertice destro dell'area piccola.
Sulle ali dell'entusiasmo, il Matador ci prova di nuovo al 12' ma il portiere ucraino non si fa sorprendere e respinge di piede il diagonale velenoso. Sul calcio d'angolo seguente, Andrea Dossena manca la porta di testa da meno di due metri dopo una prima deviazione aerea di Miguel Britos. Il copione si ripete tre minuti più tardi, ma Dossena spreca ancora su assist acrobatico di Cavani.
Messo alle corde, il Dnipro si affaccia per la prima volta dalle parti di Rosati al 18' ma il missile da lontanissimo di Jaba Kankava finisce fuori d'un niente. Sul ribaltamento di fronte, Mesto s'invola sulla destra ma Eduardo Vargas fallisce il comodo tap in a centro area.
Brutto segno: il Napoli rallenta un po' il ritmo, gli ucraini alzano il baricentro e alla prima vera occasione pareggiano. Come accade da un po' di tempo a questa parte, la difesa azzurra capitola su calcio piazzato: corner dalla destra di Olexandr Aliyev al 33', Michael Odibe svetta più in alto di tutti e offre a Artem Fedetskiy la più facile delle palle gol complice anche la marcatura allegra di Federico Fernández. Come già quindici giorni fa in Ucraina, così, l'esterno tutta corsa di Juande Ramos punisce le incertezze della retroguardia partenopea.
Si va al riposo sull'1-1 e si ricomincia senza cambi. Ma con una clamorosa novità sostanziale: perché dopo appena sette minuti, e dopo un colpo di testa fuori di Fernández, il Dnipro passa in vantaggio: Vargas perde malamente palla a centrocampo, Aliyev verticalizza subito e Roman Zozulya beffa Rosati con un destro tutt'altro che irresistibile.
Ferito nell'orgoglio, Walter Mazzarri corre ai ripari e getta nella mischia Marek Hamšík e Lorenzo Insigne al posto di Marco Donadel e Vargas. Al 67' i due nuovi entrati combinano bene nell'area ospite ma il tiro di Insigne viene contrato in extremis. Ci prova anche Mesto, destro al volo dopo un rimpallo, ma il suo diagonale termina a lato.
Con la prima sconfitta casalinga europea dell'era di Aurelio De Laurentiis ormai all'orizzonte, ci pensa il solito Cavani a raddrizzare tutto: il centravanti uruguaiano si procura e batte da campionissimo un calcio di punizione dal limite, con palla sul palo più lontano imprendibile per Laštůvka.
Ne ha ancora di strada da fare, invece, Insigne, bravo all'84' a liberarsi del marcatore ma impreciso al momento della conclusione. Il talento però c'è: all'87', così, il folletto di Frattamaggiore libera Hamšík con un colpo di tacco d'alta scuola, cross teso e rasoterra e deviazione da rapace di Cavani, infallibile sotto porta.
Non ne sbaglia una il Matador, neanche al 93', quando le batterie di tutti sono ormai scariche. Le sue no: controllo di destro al limite dell'area e lob liftato per il 4-2 finale che proietta il Napoli al secondo posto del gruppo, di nuovo in corsa per la qualificazione.