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L'Udinese cade a Berna

BSC Young Boys - Udinese Calcio 3-1
Gli elvetici ottengono il primo successo nel Gruppo A a spese dei friulani, incapaci di contenere la verve di Raúl Bobadilla.

Raúl Bobadilla raccoglie i complimenti dei compagni
Raúl Bobadilla raccoglie i complimenti dei compagni ©AFP/Getty Images

Scivola a Berna l’Udinese Calcio, sconfitta dal BSC Young Boys per 3-1 nella terza giornata della fase a gironi di UEFA Europa League al termine di una partita a ritmi blandi, infiammatasi nella ripresa contraddistinta dai tre gol segnati.

Il grande protagonista di serata è stato l’attaccante Raul Bobadilla, autore di una tripletta d’autore. E’ stato lui il finalizzatore di uno Young Boys rientrato in corsa per la qualificazione.

Disposta col 3-4-2-1, e con il chiaro progetto di prendere d’infilata lo Young Boys sfruttando l’ampiezza del campo nelle ripartenze, in realtà l’Udinese si ritrova a interpretare un’altra partita rispetto alle intenzioni della vigilia. La causa è il gol firmato da Raul Bobadilla, innescato dal passaggio di prima di Gonzalo Zarate, bravo a velocizzare negli ultimi metri un’azione pregevole nata a destra. Una volta ricevuta palla sul movimento in taglio, Bobadilla si sposta tagliando la difesa e superando poi Zeljico Brkic con un preciso diagonale di sinistro che si infila nell’angolino alla sinistra del portiere.

E’ il gol che spezza l’equilibrio e cambia piani e strategie all’Udinese, che si ritrova a inseguire subito il risultato a cospetto di un avversario che pensava di aggredire con pungenti ripartenze. L’inerzia della partita invece impone ai Friulani di guadagnare campo e qui emergono le difficoltà perché i Bianconeri difettano di qualità e precisione nell’ultimo passaggio e mancano anche nel ritmo senza cambiare mai passo, specie sulle fasce dove Davide Faraoni a destra e Pablo Armero a sinistra non riescono mai a sfondare.

Lo Young Boys infatti resta coperto e non ha difficoltà a stoppare sul nascere le iniziative dell’Udinese, che spesso e volentieri cerca troppo precipitosamente la sponda di Mathias Ranègie. Nelle intenzioni di Guidolin l’attaccante svedese doveva fungere come terminale offensivo imbeccato dalle  due mezze punte a fare da supporto, ma in realtà Ranègie gioca troppo lontano dalla porta e si abbassa per cercare di fare da  sponda per innescare i compagni che inoltre lo servono con palla bassa, finendo per agevolare gli anticipi dei difensori svizzeri.

Poco manovriera, l’Udinese non si rende pericolosa nel primo tempo trovando solo un paio di calci piazzati nei minuti finali prima dell’intervallo. Su quello conquistato da Diego Fabbrini al 42’, Andrea Lazzari crossa in area dove Medhi Benatia e Ranègie si ostacolano e sprecano da buona posizione.

La prestazione sottotono del primo tempo indice Guidolin a cambiare a inizio ripresa con gli inserimenti di Antonio Di Natale per Ranègie e Roberto Pereyra per Emmnauel Badu. L’ingresso in campo del capitano dell’Udinese rivitalizza e infonde fiducia ai Bianconeri che si rendono subito pericolosi al 5’. Fabbrini riceve palla largo, entra in area, dribbla e lascia partire un destro potente e centrale che viene respinto con affanno da Marco Wölfli.

E’ la scossa che l’Udinese aspettava per rilanciarsi all’inseguimento del pareggio, ma in realtà è solo una delle poche fiammate bianconere prima del raddoppio a sorpresa dello Young Boys, che arriva al 26’ quando il retropassaggio di Armero diventa un lancio al bacio per Bobadilla, rapido nell’anticipare Andrea Coda, a resistere al contatto con Danilo e preciso nello spiazzare Zeljico Brkic con un piatto sul primo palo. E’ il gol del raddoppio che sembra chiudere la contesa.

La reazione dell’Udinese però arriva immediata; prima Di Natale sfiora il gol con un destro deviato in corner da Wölfli, poi, sugli sviluppi del corner calciato da Armero, la spizzata di Maurizio Domizzi diventa un assist per il tuffo di testa di Coda che irrompe in area e segna il suo primo gol nelle competizioni europee.

L’Udinese si rimette in pista, ma dopo 8 minuti subisce ancora. Alexander Gonzalez ha il pallone tra i piedi quando viene agganciato in piena area da Domizzi. E’ rigore, che Bobadilla trasforma con un destro preciso e secco a fil di palo sul quale non arriva per poco Brkic proteso in tuffo, e il cappello sul risultato finale che rilancia gli svizzeri in Europa e complica i piani dei Bianconeri. 

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