Stramaccioni non vuole scherzi
mercoledì 29 agosto 2012
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Il tecnico dell'Inter elenca i motivi per non prendere sotto gamba l'impegno contro il Vaslui: dal valore dell'avversaria, passando per l'esperienza da brividi del turno precedente fino all'emergenza a centrocampo.
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I motivi non mancano per prendere con le molle lo spareggio di UEFA Europa League contro l’SC Vaslui nonostante l'ipoteca messa sulla qualificazione con il 2-0 in trasferta dell'andata. E il tecnico dell'FC Internazionale Milano Andrea Stramaccioni li elenca in dettaglio alla vigilia: dal valore dell'avversaria, passando per l'esperienza da brividi del turno precedente contro l’HNK Hajduk Split per arrivare fino all'emergenza a centrocampo.
"Abbiamo preparato questa partita con grandissima attenzione per tre motivi – spiega il giovane tecnico nerazzurro -. 1) il Vaslui è un ottima squadra che ha saputo metterci in difficoltà all’andata, soprattutto nei 20 minuti finali. La rabbia provata alla fine di Inter-Hajduk non la vogliamo più provare; 2) L'Inter deve essere presente in Europa League; 3) Siamo in emergenza a centrocampo“.
Per quanto riguarda quest’ultimo punto, Stramaccioni spiega: "Pereira, Duncan e Gargano non sono in lista, Mudingayi è infortunato, Guarin è uscito malconcio da Pescara, un problemino al polpaccio che era indurito. Lui è il nostro toro, non chiederebbe il cambio neanche dovendo giocare su una gamba sola. Poi, notizia dell'ultimo momento, Nagatomo ha la febbre”.
Non abbastanza per spegnere l’euforia che è tornata a respirarsi tra i tifosi nerazzurri dopo questo promettente inizio di stagione: “L'entusiasmo in una piazza come la nostra fa solo bene – le parole di Stramaccioni -. I tifosi sono di grande aiuto. Nel nostro modo, però, si deve parlare poco e lavorare tanto, adesso pensiamo solo al Vaslui e a qualificarci. La politica dei piccoli passi, di promesse se ne fanno anche troppe".
Vicino al tecnico in conferenza stampa c’è il brasiliano Coutinho, a segno contro il Pescara in campionato. Un gol anche in Europa League? "Lo spero! – risponde -. Ma la cosa più importante è vincere, a prescindere da un mio gol. Io spero solo di poter aiutare facendo del mio meglio". Proprio quello che Stramaccioni vuole sentire.