Muniain stella di un Athletic in ascesa
mercoledì 4 aprile 2012
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Dal suo "indimenticabile" debutto a 16anni alla gloria con l'Under-21 fino ad affrontare l'"incredibile" Raúl González, Iker Muniain dell'Athletic Club si gode ogni momento della propria ascesa.
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Esordiente nell'Athletic Club a soli 16 anni all'inizio della stagione 2009/10, da allora la stella di Iker Muniain è stata in costante ascesa. Il talentuoso attaccante è diventato titolare nella stagione seguente con un ruolo chiave anche nel trionfo alle finali continentali della Spagna Under-21 la scorsa estate. Oggi, a 19 anni, Muniain è parte essenziale dell'Athletic di Marcelo Bielsa, contribuendo in prima persona a tenere vivo il sogno di raggiungere le semifinali, dopo il successo per 4-2 contro l'FC Schalke 04 nell'andata dei quarti di finale in attesa del ritorno a Bilbao di giovedì.
Torniamo alla stagione 2009 quando hai debuttato con l'Athletic nel terzo turno di qualificazione.
Sì, avevo 16 anni. In panchina c'era come allenatore Joaquín [Caparrós], a cui devo molto e che mi ha insegnato molte cose. È stato un momento indimenticabile, lo ricordo ancora benissimo, il riscaldamento, le persone che mi applaudivano, incredibile.
Finora hai segnato cinque gol in Europa League, quale momento ricordi con maggior piacere?
Mi piacciono quelli dopo le partite, quando la squadra è felice per aver raggiunto la vittoria. Contro il Lokomotiv Mosca e il Manchester United sono state gare impegnative, vedere i miei compagni di squadra felici negli spogliatoi è stato bellissimo.
Lo Schalke probabilmente è la squadra più "spagnola" della Germania, cosa puoi dirci di loro?
Sono una squadra dura, con molte opzioni in attacco, come Raúl González, Klaas-Jan Huntelaar, e Jefferson Farfán. Sono tutti giocatori di alto livello, giocare al San Mamés è un vantaggio ma sarà difficile per noi.
Raúl è incredibile, vero?
Sì, è un giocatore pazzesco. Ha giocato un sacco di partite con il Real Madrid e con loro ha vinto molti titoli e segnato valanghe di gol. Ma ha ancora fame e si diverte sempre a giocare, è incredibile, da ragazzo è stato un modello per me.
Hai vinto il titolo europeo in Danimarca lo scroso anno. Cosa significa per te arrivare fino in fondo in Europa League?
Una cosa bellissima, anche per i nostri tifosi. Nessuno si aspetta che potremo arrivare a giocare due finale quest'anno [l'altra è la finale di Coppa del Re contro il Barcellona].