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L'Udinese si spegne troppo presto

Udinese Calcio - AZ Alkmaar 2-1 (and 0-2)
In vantaggio di due gol dopo 15', i Friulani non sfruttano la superiorità numerica e salutano l'Europa nonostante il successo.

L'Udinese si spegne troppo presto
L'Udinese si spegne troppo presto ©UEFA.com

La doppietta di Antonio Di Natale sembrava avere spianato la strada alla rimonta friulana, poi ridimensionata dal gol di Erik Falkenburg che di fatto ha permesso all’Az di controllare la partita pur in inferiorità numerica.

Partenza a razzo allo Stadio Friuli. L’Udinese comincia come deve, sprigionando tutta la voglia di provarci e con una formazione offensiva che comprende fin dall’avvio Antonio Floro Flores e Antonio Di Natale in attacco, con Pablo Armero libero di involarsi sulla fascia a sinistra. E’ un 3-4-1-2 che promette scintille.

L’inizio è perfetto per le Zebrette: Giampiero Pinzi lancia in verticale Floro Flores, bravo a prendere posizione in area di rigore subendo il fallo da tergo di Nick Viergever. Il direttore di gara decide per il rigore e per l’espulsione del difensore centrale olandese. Siamo appena al 2’di gioco, con Di Natale freddo dal dischetto nello spiazzare Esteban Brown. Palla a sinistra, portiere a destra e l’Udinese è in vantaggio.

Il match ora è in discesa per i padroni di casa, ma poco dopo Medhi Benatia è costretto a lasciare il campo per un problema muscolare all’adduttore. Il tecnico Francesco Guidolin decide di inserire Giovanni Pasquale e di passare dal 3-4-1-2 al 4-2-1-3. Anche Getjan Verbeek cambia le carte in tavola, sostituendo Roy Beerens con Ragnar Klavan.

Pasquale ripaga subito la fiducia del tecnico, crossando da sinistra per l’accorrente Di Natale, bravo a trovare il pertugio giusto tra palo e portiere e a firmare il raddoppio. Sono passati appena 15' e l'Udinese ha recuperato il passivo dell'andata: il Friuli esplode come un tappo di champagne.

Per festeggiare però è troppo presto, e l’AZ reagisce nonostante l'inferiorità numerica, accorciando le distanze. Jozy Altidore controlla palla in mezzo al campo e apre per Simon Busk Poulsen, bravo a infilarsi in area e servire all'indietro l’arretrato Erik Falkenburg, che insacca sotto l'incrocio dei pali dopo un elegante dribbling.

L’Udinese accusa il colpo, ma si riversa ancora all’attacco cercando il gol che le ridarebbe speranza. La palla buona capita sul destro di Armero al 42’, ma il colombiano, in piena area avversaria, non calcia preferendo appoggiare per Di Natale, il cui sinistro difetta in incisività.

La ripresa si apre come il primo tempo, con l’Udinese protesa in avanti alla ricerca dei due gol che le servirebbero per accedere ai quarti. Al 4’ Asamoah, pennella un morbido assist per Di Natale, che ci prova al volo poco fuori l’area piccola. La botta è potente ma esce a lato. E’ il rischio che scuote l’AZ, esemplare nel tenere il campo annullando l’inferiorità numerica grazie al piazzamento tra le linee dei suoi uomini.

Non a caso al 18’ gli olandesi si fanno minacciosi conquistando un rigore per atterramento di Falkenburg ad opera di Maurizio Domizzi. Sul dischetto si presenta Rasmus Elm, ma lo svedese calcia oltre la traversa e lascia ancora in corsa l’Udinese. Col passare dei minuti i Bianconeri perdono lucidità e si rendono pericolosi solo con una conclusione da fuori di Floro Flores, imitato poi al 22’ da Diego Fabbrini, mentre la girata sottomisura di Di Natale al 26’ è deviata in corner.

Sul fronte opposto, l'AZ sfiora nuovamente il pareggio con il sinistro di Altidore e il successivo destro di Adam Maher, due tentativi su cui Samir Handanovic non si fa trovare impreparato.

Nel finale l’Udinese ci prova anche con Almen Abdi. Lo svizzero, subentrato a Michele Pazienza, sfodera un destro di controbalzo e una rasoiata secca che non impensieriscono Alvarado. Sono gli ultimi botti per una festa cominciata dall’Udinese ma terminata con i giocatori dell’Az.

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