Bielsa punta sugli assi nella manica
mercoledì 14 marzo 2012
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In attesa della gara di ritorno contro il Manchester United, il tecnico si riaffida alle qualità che gli hanno permesso di espungare l'Old Trafford e dichiara: "La forza fisica e la creatività sono valori compatibili, non opposti".
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Elogiato da Sir Alex Ferguson dopo il 3-2 sul Manchester United FC all'Old Trafford, Marcelo Bielsa proverà a guidare l'Athletic Club ai quarti di una competizione europea per la prima volta dalla Coppa UEFA 1976/77, persa in finale contro la Juventus.
Le reti di Fernando Llorente, Óscar de Marcos e Iker Muniain hanno inflitto allo United la seconda sconfitta casalinga consecutiva in Europa. Non accadeva dal 1996 e Sir Alex non ha esitato ad applaudire gli avversari: "La squadra lavora molto - commenta -. [Bielsa] ha imposto la sua mentalità, cioè un pressing a tutto campo. I giocatori non smettono mai di correre e rispecchiano il suo stile".
L'Athletic ha affinato il suo pressing con allenamenti impegnativi, condotti da un allenatore soprannominato 'El Loco' a causa (parole sue) di un " comportamento a volte esagerato". Per quanto folle, il tecnico ha tirato fuori il meglio da Muniain, De Marcos, Llorente e compagni. Anche lo spostamento di Javi Martínez dal centrocampo alla difesa ha dato i suoi frutti, e l'Athletic si ritrova in finale di Coppa del Re contro l'FC Barcelona.
Relativamente sconosciuto in Europa, Bielsa è diventato un idolo in Sudamerica. Dopo aver vinto alcuni titoli con il CA Newell's Old Boys (che gli ha addirittura intitolato lo stadio) e il CA Vélez Sársfield, è approdato per un breve periodo all'RCD Espanyol nel 1998, che però ha lasciato per accettare l'offerta dell'Argentina. Dopo aver occupato una delle panchine più calde del mondo fino al 2004, ha guidato il Cile dal 2007 al 2011, ottenendo un grande miglioramento nei risultati.
Il tecnico, 56 anni, ha quindi firmato con la squadra di Bilbao, sostituendo Joaquín Caparrós in scadenza di contratto. La partenza è stata malaugurante, con una sola vittoria su sette partite di Liga, ma il 2-0 sul Paris Saint-Germain FC nella fase a gironi di UEFA Europa League (29 settembre) ha segnato una svolta.
"Ho sempre pensato che solo se giochi bene ti avvicini ai risultati giusti - ha commentato Bielsa una volta -. Non ci sono altri modi. Le squadre devono prepararsi a tenere palla e a riconquistarla ogni volta che è necessario. La forza fisica e la creatività sono valori compatibili, non opposti".
Vincitore dell'oro olimpico con l'Argentina nel 2004, Bielsa è convinto di aver migliorato il suo gioco anche grazie ai tifosi argentini: "Al Newell's e al Vélez, quando la palla veniva passata rasoterra dalla difesa all'attacco erano tutti contenti, ma se veniva lanciata alta cominciavano a mormorare - spiega -. C'è però un'altra verità universale: quando vinci, tutto quello che fai è straordinario, se perdi è colpa tua".
Se giovedì l'Athletic dovesse evitare la sconfitta, la Cattedrale – come è soprannominato lo stadio di San Mamés – potrebbe avere un uomo da santificare in più.