Udinese timida per Guidolin

"Non abbiamo giocato un buon primo tempo, forse per troppa timidezza, ma nella ripresa abbiamo alzato i ritmi, abbiamo corso fino alla fine e giocato da Udinese. Forse la vittoria colta nel finale è casuale, ma non importa. L’occasione più importante nel primo tempo l’abbiamo avuta noi pur non giocando bene".

Lo spiega così il successo dell’Udinese Calcio Francesco Guidolin, tecnico alchimista che riesce ad ottenere risultati nonostante cambi gli ingredienti, stravolgendo per buona parte la formazione tipo che viene proposta in campionato.

La nota non passa inosservata e infatti il tecnico la usa per spiegare le difficoltà incontrate a fronte del Club Atlético del Madrid. "Modificando la squadra contro un avversario di spessore capita di avere difficoltà, era successo anche a Glasgow, ma i nostri giovani hanno bisogno di tempo e cresceranno, questi sono palcoscenici difficili".

Di sicuro, in attesa dei progressi di alcuni bianconeri, resta il risultato, il 2-0 che permette all’Udinese di avvicinarsi a grandi passi alla qualificazione. “Non so quanti punti ci vorranno, meglio aggiungerne altri due o tre e poi vedremo".

Il pensiero di Gregorio Manzano, tecnico dell’Atletico sconfitto proprio nel finale, è invece quello di credere ancora nella qualificazione: “Dobbiamo puntare su noi stessi e lo faremo perché la qualificazione non è pregiudicata. La sconfitta va accettata anche se credo che neanche l’Udinese alla fine si aspettasse di vincere. Nell’occasione dei gol il pallone è rimasto lì, morto, in area, proprio come era capitato a noi. Il punto è che noi non ne abbiamo approfittato mentre l’Udinese sì".

Il rammarico del tecnico spagnolo è evidente, anche alla luce della buona prestazione della sua squadra: "Abbiamo dominato nel primo tempo mentre nella ripresa abbiamo avuto un calo fisico. Non siamo in crisi, abbiamo giocato contro una squadra che ha lavorato bene in difesa e che è in cima alla classifica in Italia".