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González e Pioli vogliono voltare pagina

Dopo l'1-1 in casa del Thun, il Palermo ha già perso il primo obiettivo stagionale e ha abbandonato le coppe. L'attaccante: "Un gol che non conta". Il tecnico: "Riprendiamo a lavorare con più intensità".

Dario Lezcano e Francesco Benussi
Dario Lezcano e Francesco Benussi ©Getty Images

Senza mai perdere, l’US Città di Palermo saluta la UEFA Europa League. Due pareggi contro il FC Thun sono fatali alla squadra di Stefano Pioli, che già ad agosto vede dunque svanire il primo obiettivo della stagione. In Svizzera serviva una vittoria, dopo il 2-2 in extremis conquistato sette giorni fa al “Renzo Barbera”, con un gol nel recupero di Fabrizio Miccoli: è invece arrivato un 1-1, che porta la squadra di Bernard Challandes a giocarsi la qualificazione alla fase a gironi.

A nulla è valso il gol, il primo in maglia rosanero e per di più all’esordio, realizzato a inizio ripresa da Pablo González. “E’  un gol che non conta niente”, ammette a caldo l’attaccante argentino, la scorsa stagione in forza al Novara Calcio, “L’importante era passare, invece abbiamo pareggiato e per noi è finita l’avventura europea".

Molti hanno attribuito le difficoltà incontrate dal Palermo contro il Thun alla differenza di condizione fisica tra Rosanero e svizzeri. “Io credo invece che stiamo bene, abbiamo iniziato un mese fa a lavorare”, ricorda González, “Più che altro quando noi abbiamo iniziato la preparazione loro hanno iniziato il campionato, abbiamo pagato questo. Ma andiamo a casa a testa alta, perché abbiamo fatto una grande partita: loro hanno trovato un gol fortunato, questo è il calcio”.

Mister Pioli è deluso, inutile nasconderlo. “C’è tanta delusione e amarezza”, spiega il tecnico, “è chiaro che volevamo partire con il piede giusto e non ci siamo riusciti. Ora in questo momento è giusto che ci sia delusione, ma bisogna riprendere a lavorare con più intensità e attenzione. E' inevitabile che le cose da migliorare siano tante”.

L’eliminazione è figlia, secondo l’ex tecnico dell’AC Chievo Verona, di una sfida che è arrivata troppo presto in calendario e contro un’avversaria più ostica del previsto. “Chiaramente abbiamo dimostrato sul campo che ancora la squadra non è al cento per cento e che c’è tanto lavoro da fare. Purtroppo il preliminare è arrivato in un momento per noi troppo prematuro, occorreva sicuramente un po’ di tempo in più che non c’era", l’analisi, “Bisogna anche lavora sulla psicologia dopo l’eliminazione, passare questo turno era un traguardo importante per permetterci di preparare al meglio quello successivo. La squadra lo scorso anno ha lavorato tanto per raggiungere questo obiettivo e non voleva perderlo, a livello mentale è un brutto stop. Ma abbiamo tutte le qualità per riprenderci e far pendere la nostra stagione in positivo”.

“Ci siamo inguaiati con la gara d´andata contro un avversario più in condizione di noi”, prosegue Pioli, “Abbiamo faticato nel primo obiettivo di stagione e purtroppo è andato via. Adesso ce ne sono altri due e dobbiamo pensare a lavorare bene. Dobbiamo crescere ma bisogna farlo velocemente”.

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