Di Carlo mastica amaro: Dovevamo vincere
giovedì 21 ottobre 2010
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La sconfitta in casa del Metalist non va giù al tecnico della Sampdoria, che ammette comunque che "il calo avuto nella ripresa con l’uomo in più non ci sta". Lui e Curci concordi: decisiva la sfida a Marassi con gli ucraini.
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Rabbia. E’ probabilmente il sentimento che testimonia meglio lo stato d’animo di Domenico Di Carlo, al termine della sfida che ha visto la sua UC Sampdoria soccombere 2-1 contro il FC Metalist Kharkiv nella terza giornata del Gruppo I di UEFA Europa League. Un campo stregato quello ucraino per i doriani, che poco meno di due anni fa persero 2-0 e furono eliminati dalla Coppa UEFA. Questa sera, con il gol del ko subito in superiorità numerica, c’è parecchio da recriminare.
“Perdere una gara che avremmo dovuto vincere, fa male”, esordisce Di Carlo, “Il primo tempo poteva terminare 3-1 in nostro favore, invece non siamo stati bravi a concretizzare le occasioni create. La squadra stava giocando bene, teneva il campo nella maniera giusta: poi l’espulsione di Taison, inconsciamente, ha cambiato l’andamento della gara. Noi siamo calati e i nostri avversari hanno tirato fuori gli artigli, ribaltando il risultato”.
Malgrado la discutibile gestione della superiorità numerica, il tecnico blucerchiato promuove comunque i suoi giocatori. “Alla squadra non mi sento di rimproverare nulla”, prosegue l’allenatore di Cassino, “anche se bisogna ammettere che il calo avuto nella ripresa con l’uomo in più non ci sta e su quest’aspetto dovremo lavorare. Non sono d’accordo con chi dice che in campo c’erano troppi giovani: forse è mancata un po’ di personalità e d’esperienza in alcuni frangenti, ma fino all’espulsione del nostro avversario, stavamo giocando una buona gara e i ragazzi hanno fornito, soprattutto nel primo tempo, risposte positive”.
Una vittoria avrebbe rappresentato un passo importante, forse decisivo verso il passaggio del turno. La sconfitta di Kharkiv rimescola le carte e fa scivolare la Sampdoria al terzo posto nel raggruppamento con 4 punti, dietro il PSV Eindhoven a quota 7 punti e lo stesso Metalist, salito a 6. “La qualificazione resta aperta”, conclude Di Carlo, “Tornare da Kharkiv con un punto positivo ci avrebbe consentito di tenere dietro il Metalist, invece siamo noi ora che dobbiamo inseguire. La sfida di Marassi tra due settimane diventa decisiva: servirà una grande prestazione, ma con l’aiuto del nostro pubblico siamo certi di poter centrare la vittoria”.
Gianluca Curci è d’accordo, non potrebbe essere altrimenti. “Era importante anche la partita di questa sera, dovevamo evitare di perdere per tenerli dietro”, recrimina il portiere doriano, “A maggior ragione la sfida di Marassi sarà ancora più importante”. Non essere riusciti a gestire il vantaggio di Konan, che ha tenuto solo 6 minuti, è stato probabilmente decisivo per le sorti del match. “Quella disattenzione difensiva in occasione del loro primo gol ci è costata molto cara”, concorda Curci, “Ciò che ci è mancato di più è stata l'incisività, soprattutto nel secondo tempo. L'impiego di molti giovani non c'entra comunque con la sconfitta. Gli errori da parte nostra non sono stati una semplice questione difensiva: siamo stati un po' polli, perché avremmo dovuto sfruttare meglio il vantaggio numerico”.