Sorriso Napoli dopo un inizio da incubo
giovedì 30 settembre 2010
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FC Steaua Bucureşti - SSC Napoli 3-3
Edinson Cavani pareggia all'8' di recupero dopo che i rumeni avevano segnato tre gol nei primi 16 minuti.
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Sedici minuti di follia e il sogno europeo del SSC Napoli sembra trasformarsi presto in un incubo. Mai, in undici precedenti, l'FC Steaua Bucureşti aveva segnato un gol contro una squadra italiana: in sedici minuti ne realizza tre, tutti d'un fiato, costringendo i partenopei a una disperata rimonta che si concretizza proprio in extremis.
Walter Mazzarri rivoluziona l’undici titolare e lascia in panchina Ezequiel Lavezzi e Marek Hamšík: in attacco, alle spalle di Edinson Cavani, ci sono il colombiano Juan Camilo Zúñiga e l’argentino José Ernesto Sosa. Dall’altra parte, Marius Lăcătuş punta forte sul talento di Bogdan Stancu e sulla potenza del greco Pantelis Kapetanos per sfatare il tabù e realizzare il primo gol europeo all'Italia.
La rete arriva subito, ma non porta la firma di alcun calciatore rumeno: su cross da sinistra di Iulian Apostol, infatti, Cribari interviene in maniera scomposta con il destro e devia alle spalle di Morgan De Sanctis, trafitto sul primo palo. Sono passati appena 67 secondi dal fischio d'inizio e il Napoli è già sotto.
In stato confusionale, gli azzurri si fanno sorprendere dalle folate dei padroni di casa. Così, puntuale, lo Steaua trova il raddoppio all'11': merito del capitano Cristian Tănase che, direttamente su calcio di punizione da quaranta metri, centra l'angolo alto e beffa De Sanctis. Grave, però, l'errore del portiere scavalcato dalla palombella neanche troppo pretenziosa del 23enne rumeno.
Sulle ali dell'entusiasmo, lo Steaua rilancia e al 16' infila un'altra volta la disattenta difesa partenopea: Éder Bonfim vola via sulla destra e serve al centro Kapetanos, lasciato colpevolmente solo da Fabiano Santacroce. Il Napoli non c'è, è rimasto negli spogliatoi e neanche l'espulsione di Kapetanos alla mezzora - colpo proibito ai danni di Santacroce - sembra rivitalizzarlo. Tanto che, nonostante l'inferiorità numerica, i rossoblù vanno di nuovo vicini al gol al 38' con Bănel Nicoliţă, che impegna De Sanctis con un gran diagonale di destro.
La reazione azzurra arriva, un po' a sorpresa, allo scadere del primo tempo: in una delle rare sortite offensive, Sosa colpisce il palo su calcio di punizione e, in mischia, Vitale indovina il tap-in vincente. È la svolta: Mazzarri getta nella mischia anche Lavezzi, il Napoli torna in campo con un altro piglio e sfiora il gol con Vitale e Cribari.
Lo Steaua, però, è sempre vivo e al 53' mette i brividi a De Sanctis. Due volte in pochi secondi: Nicoliţă scavalca il portiere azzurro con un cross da destra che picchia sul palo e Tănase, sulla ribattuta, colpisce in pieno la traversa. Alle corde, Mazzarri cambia ancora e si affida ad Hamšík, dentro per Zúñiga.
Lo slovacco si fa trovare subito pronto e al 73' pesca il jolly con un bolide di sinistro dai venti metri. Lo Steaua arranca, il Napoli insiste ma sbatte su Ciprian Tătăruşanu che disinnesca nell'ordine Lavezzi, Hamšík e Christian Maggio. Nulla può, però, il portiere rumeno sul destro in mischia di Cavani all'ultimo assalto. Finisce 3-3, un punto prezioso che rilancia le ambizioni europee degli azzurri.