Il momento magico di Murphy
mercoledì 12 maggio 2010
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Murphy ha già vinto un trofeo europeo battendo una squadra spagnola, ma per il capitano del Fulham quella di Amburgo è una finale speciale: "Proveremo a goderci questa esperienza, ma ci si diverte di più quando si vince".
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Danny Murphy ha già disputato una finale europea in passato, ma l'emozione in vista di quella che si sta per giocare con il sorprendente Fulham FC in UEFA Europa League contro il Club Atlético de Madrid resta palpabile.
"Sono stati due anni fantastici sia per me che per il club e capitanare questa squadra nei suoi migliori anni è motivo di grande orgoglio per me - ha spiegato alla vigilia l'ex centrocampista della nazionale inglese -. Stasera, anzi domani sera, toccheremo l'apice – scusate ma sono già alla partita con la testa".
Murphy può essere sicuramente perdonato. A 131 anni dalla fondazione come squadra di una chiesa, il Fulham non ha mai vinto un trofeo e il settimo posto in campionato della passata stagione resta un record per il club. Ma anche se si tratta di territori finora inesplorati "non siamo qui per fare le comparse", ha aggiunto. "E' una partita importantissima e di certo non ci manca la fame di successo per vincerla. Proveremo a goderci questa esperienza, ma ci si diverte di più quando si vince".
Il 33enne ha giocato per 117 minuti quando il Liverpool FC ha battuto per 5-4 un'altra formazione spagnola, il Deportivo Alavés, a Dortmund nella finale di Coppa UEFA di nove anni fa. Una vittoria ad Amburgo eclisserebbe anche quell'impresa. "Quando giochi con una squadra come il Liverpool ci si aspetta di vincere trofei ogni stagione e si diventa un po' compiacenti - ha detto Murphy -. Invece quello che abbiamo ottenuto questa stagione con il Fulham è già davvero speciale.
"Un solo passo in più e ce lo ricorderemo tutti per sempre". Nuovi tifosi spuntano come funghi per il Fulham. "Siamo la seconda squadra di tutti al momento, per il nostro spirito, e per aver sovvertito così tante volte i pronostici battendo squadre che erano favorite alla vigilia. E poi abbiamo anche giocato bene a calcio".
Grandi meriti, ovviamente, a Roy Hodgson, votato miglior allenatore dai colleghi in Inghilterra. Qual è il suo segreto? "Ogni giocatore sembra essere migliorato con Roy e il suo staff ma non c'è nessuna polvere magica - ha detto Murphy -. Organizza semplicemente la squadra bene e lavora duramente per metterci in campo nel miglior modo possibile. E' una grande gioia far parte di questo club al momento". Gioia che potrebbe diventare estasi mercoledì sera.