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Fulham in buone mani con Schwarzer

Il portiere australiano, già finalista nella Coppa UEFA 2006 con il Boro, spera di coronare un’impresa storica con i Cottagers vincendo la finale di Europa League in programma mercoledì contro l’Atlético Madrid.

Fulham in buone mani con Schwarzer
Fulham in buone mani con Schwarzer ©AFP

L’esperienza di Mark Schwarzer, uno dei due elementi del Fulham FC ad avere già disputato una finale europea, sarà fondamentale per i Cottagers in vista della finale di UEFA Europa League contro il Club Atlético de Madrid in programma mercoledì, ultimo atto di uno strepitoso cammino nel torneo.

Schwarzer è stato il portiere del Middlesbrough FC a partire dal 2004/05 e con la formazione inglese ha disputato la finale di Coppa UEFA nel 2006, persa 4-0 contro il Sevilla FC. Nel percorso verso la finale di Eindhoven, Schwarzer è stato protagonista di prestazioni memorabili, in particolare contro FC Basel 1893 e FC Steaua Bucureşti. In entrambe le occasioni il Boro era andato in svantaggio nei primi minuti della gara di ritorno, riuscendo contro i pronostici a segnare i quattro gol necessari per andare avanti.

Le emozioni forti non sono mancate neanche alla formazione londinese quest’anno. Sconfitta 3-1 nella gara d’andata degli ottavi dalla Juventus, la squadra di Roy Hodgson si è imposta 4-1 a Craven Cottage. In semifinale, dopo il pareggio senza reti dell’andata contro l’Hamburger SV, il Fulham ha rimontato un gol in casa andando a segno due volte nello spazio di sette minuti nella ripresa.

Il cammino del Fulham verso Amburgo ha più volte fatto rievocare all’esperto portiere australiano l’esperienza con il Boro. "Ho ripensato spesso al periodo trascorso con il Boro”, ha dichiarato il 37enne numero uno, che ha lasciato Teesside per il Fulham nell’estate 2008.

"In casa possiamo battere qualsiasi squadra, e questo è stato il nostro segreto in questa stagione. Si cerca sempre di attingere alle esperienze del passato affinché tornino utili nel presente, in particolare per chi non si è ancora trovato in quella situazione”.

La serata con la Juventus è stata una delle tappe più memorabili di un cammino europeo iniziato dieci mesi fa nella sfida valida per il terzo turno preliminare contro i lituani dell’FK Vėtra. "Sono di quelle serate che sogni di vivere – ha dichiarato Schwarzer, che ha disputato 17 delle 18 gare del Fulham in questa edizione del torneo -. La realtà ci ha riservato un copione da pellicola. È stata un’esperienza che ci resterà per sempre dentro”.

Sconfiggere i bianconeri, due volte campioni d’Europa, era probabilmente il massimo a cui la squadra di Hodgson potesse ambire per arricchire una bacheca che conta soltanto una Coppa Intertoto UEFA nel 2002, in 131 anni di storia del club. Del resto, come ammette Schwarzer, l’ipotesi di vincere il torneo, alla seconda stagione continentale del club, non aveva neppure sfiorato la mente di qualcuno.

"Giocare in Europa era già una grande avventura. All’inizio l’abbiamo vissuta con lo spirito di ‘godercela fino a quando sarebbe durata’. A ogni turno superato la fiducia è andata crescendo, sia nei giocatori che nei tifosi”.

Con 12 gol in due, Bobby Zamora e Zoltán Gera hanno trascinato la squadra verso la finale. Tuttavia, Schwarzer preferisce elogiare i meriti collettivi di una squadra, considerata un’outsider alla vigilia del torneo, alle soglie di un’impresa da favola. "La squadra ha compiuto un’impresa straordinaria. Sarebbe impossibile far risaltare qualcuno sugli altri”.

"Naturalmente Bobby con i suoi gol in Europa e in campionato ha contribuito in maniera decisiva ai nostri successi. È un giocatore in grado di rovesciare le partite, ma non è il solo. Questa è la nostra forza in questo momento: avere diversi buoni giocatori, senza grosse stelle. È un gruppo omogeneo, dove tutti sono pronti a sacrificarsi per l’altro”.