Fulham e Atlético, il fascino della finale

Non è stata un'impresa facile raggiungere la finale di UEFA Europa League – 192 club hanno infatti partecipato all'edizione inaugurale di questa stagione – e le due squadre destinate a contendersi lo scettro alla Hamburg Arena il 12 maggio hanno entrambe compiuto un viaggio epico per arrivare fino a qui.

Il Fulham FC, che ha messo fine ai sogni dell'Hamburger SV di giocare la finale dopo il 2-1 ottenuto in rimonta, è solo alla sua seconda stagione europea circa 13 anni dopo la stagione passata in terza divisione. Il Club Atlético de Madrid, invece, è una presenza più costante sia nelle competizioni UEFA per club che nella massima divisione spagnola, ma a ottobre sembrava più vicina la retrocessione che non la gloria europea quando l'allenatore Abel Resino è stato esonerato.

Presa quella deicsione, l'Atlético era in corsa nella fase a gironi di UEFA Champions League mentre il Fulham è sempre stato in UEFA Europa League  – a partire dal terzo turno preliminare contro l'FK Vėtra. Da allora ci sono stati molti momenti in bilico.

L'FC Amkar Perm ha perso l'occasione di eliminare nella fase a gironi il Fulham, e i londinesi hanno avuto bisogno di un 3-2 in casa dell'FC Basel 1893 per andare avanti. Nella fase a eliminazione diretta il Fulham ha dovuto affrontare i detentori della scorsa Coppa UEFA dell'FC Shakhtar Donetsk e giostrare una rimonta di quattro gol contro la Juventus. Dopo aver superato il VfL Wolfsburg ai quarti, anche la semifinale contro l'Amburgo ha avuto momenti difficili dato che ci sono voluti 1.000 chilomentri in pullman per arrivare a giocare la trasferta in Germania - due gol negli ultimi 21 minuti del ritorno hanno però assicurato un posto in finale.

La finale sarà la 19esima partita europea del Fulham in questa stagione, una meno del record di 20 dell'FC Girondins de Bordeaux nel 1995/96, e Zoltán Gera, autore del gol decisivo in semifinale, ha detto a UEFA.com: "A essere onesti, non pensavo alla finale fino all'ultima partita, ad Amburgo. Non ci pensavamo quando è iniziata la Europa League che volevamo andare in finale. Volevamo solo giocare bene, è tutto".

Missione sicuramente compiuta, con Gera a formare un'ottima coppia con Bobby Zamora - sei gol ciascuno. Il lavoro sulla fascia di Damien Duff e Simon Davies, aiutato a sinistra dal terzino Paul Konchesky, è stato importante, così come due giocatori con esperienza in Coppa UEFA - il centrocampista Danny Murphy e il portiere Mark Schwarzer. Soprattutto, l'allenatore Roy Hodgson ha orchestrato armoniosamente il tutto dalla panchina mostrando di avere 'naso' - come quando ha sostituito Zamora sotto per 1-0 contro l'Amburgo - e di meritare la sua seconda finale continentale in 34 anni di carriera.

Quique Sánchez Flores aveva solo 11 anni quando Hodgson divvenne allenatore dell'Halmstads BK nel 1976 ma l'allenatore dell'Atlético merita anch'egli applausi. Scelto quando la squadra era in difficoltà il 23 ottobre, chiude la stagione con una finale. I Rojiblancos senza vittorie hanno comunque soffiato all'APOEL FC il terzo posto nel girone di UEFA Champions League, e anche in UEFA Europa League le cose non sono state sempre facili. A parte l'eliminazione ai sedicesimi del Galatasaray AŞ con un 3-2 complessivo grazie al gol all'ultimo minuto di Diego Forlán a Istanbul, tutte le qualificazioni sono arrivate per la regola dei gol in trasferta; hanno pareggiato andata e ritorno sia agli ottavi che ai quarti.

Forlán è stato ancora l'eroe nelle semifinali, segnando al Vicente Calderón, e propiziando il gol in trasferta nei supplementari contro il Liverpool FC. Il sollievo peri tifosi dell'Atlético ad Anfield era evidente – i loro ultimi titoli sono arrivati con il double spagnolo nel 1995/96 e non giocano una finale UEFA dalla Coppa delle Coppe 1985/86. "Andremo là e daremo tutto, non importa chi affronteremo", ha detto il centrocapista Raúl García.