Forlán porta l'Atlético in finale
giovedì 29 aprile 2010
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Liverpool FC – Club Atlético de Madrid 2-1 dts (and. 0-1)
Ad Anfield il Liverpool rimonta la sconfitta dell'andata con Aquilani, nei supplementari arriva il raddoppio di Benyaoun. Ma il gol dell'attaccante uruguaiano qualifica i colchoneros, che affronteranno il Fulham.
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Sarà il Club Atlético de Madrid ad affrontare il Fulham FC nella prima finale di UEFA Europa League. Ad Anfield Road, nella semifinale di ritorno, il Liverpool FC – sconfitto 1-0 in Spagna – prolunga la sfida ai supplementari con un gran gol di Alberto Aquilani, ma dopo aver realizzato il raddoppio con Yossi Benyaoun è eliminato dalla rete di Diego Forlán.
L’attaccante uruguaiano, già decisivo Vicente Calderón, tiene dunque vive le speranze dei colchoneros di tornare a vincere una competizione UEFA dopo il successo nella Coppa delle Coppe UEFA nel 1961/1962. Per la squadra di Rafael Benítez si tratta invece dell’ennesima delusione in una stagione avara di soddisfazioni: prima di questa sera, i Reds avevano centrato otto volte su nove il passaggio del turno dopo aver perso 1-0 l’andata.
Benítez cambia per due undicesimi la squadra reduce dal 4-0 in trasferta contro il Burnley FC: Lucas e Benyaoun prendono il posto di Maxi Rodríguez (inutilizzabile in Europa) e del giovane spagnolo Daniel Sánchez Ayala. Più turn-over, invece, per Quique Sánchez Flores, che presenta cinque volti nuovi rispetto alla formazione che ha sconfitto 3-1 il CD Tenerife: in attacco Forlán rimpiazza José Manuel Jurado come partner di Sergio Agüero, assente all'andata per squalifica, mentre a centrocampo Raúl García, Paulo Assunção e Simão Sabrosa rilevano Tiago Mendes, Ignacio Camacho ed Eduardo Salvio.
I padroni di casa, alla ricerca della rimonta, partono subito all’attacco e Benyaoun costringe David de Gea alla deviazione in angolo con un forte destro sul primo palo. Il portiere degli spagnoli si ripete poco dopo sulla conclusione di Aquilani. L’Atletico non disdegna però le ripartenze e al 15’ García impegna José Manuel Reina con un forte tiro dalla distanza.
La squadra di Benítez ritrova la carica dell’avvio e sfiora il vantaggio con Dirk Kuyt, che mette alto da due passi su cross di Javier Mascherano. Gli spagnoli rispondono con il “Kun” Agüero, ma il suo pallonetto non inquadra lo specchio della porta. De Gea conferma quindi di essere in buona serata salvandosi con i pugni su un’insidiosa punizione di Steven Gerrard.
Allo scadere del primo tempo, però, il Liverpool sblocca il risultato. Benayoun fugge sulla destra e mette al centro un pallone, che Aquilani scaglia in rete con una bellissima mezza girata di destro. Per l’ex centrocampista dell’AS Roma è il primo gol europeo con la maglia dei Reds, il secondo in stagione.
Il secondo tempo offre decisamente meno spunti della ripresa. Glen Johnson impegna ancora una volta il portiere avversario con un destro potente, dalla parte opposta la difesa dei Reds è distratta e consente a Forlán di presentarsi solo davanti a Reina, ma l’attaccante uruguaiano manca clamorosamente il controllo in area di rigore. Nel primo dei quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro, Aquilani – dolorante a una coscia – lascia il campo al franco-marocchino Nabil El Zhar tra gli applausi del pubblico di casa.
Si va ai supplementari, dove si concentrano tutte le emozioni mancate nella ripresa. Al 95’ il Liverpool realizza quello che sembra il gol decisivo: Benyaoun riceve un pallone filtrante sul filo del fuorigioco e indovina l’angolo con un potente diagonale di sinistro. Anfield esplode, ma il 2-0 scuote l’Atletico.
Reyes e Jurado, entrato dalla panchina, vanno vicinissimi al bersaglio, ma è solo questione di tempo. Al 103’ Johnson “buca” di testa su Reyes e l’ex giocatore dell’Arsenal FC e del Real Madrid CF pennella un cross al bacio per Forlán, che sul secondo palo non può sbagliare. Simão e Agüero sfiorano addirittura il gol del pareggio, a centrare la finale di Europa League – dopo aver ottenuto quella di Coppa del Re – è l’Atletico Madrid. Il 12 maggio ad Amburgo mancherà solo l’ultimo scalino.