Lucescu vede il Fulham in finale

Mircea Lucescu è convinto che il Fulham FC, sebbene sia considerato la sorpresa tra le semifinaliste di UEFA Europa League, potrebbe scrivere la storia nel prossimo mese.

Lucescu sembra sapere quello che dice: proprio lui aveva portato l'FC Shakhtar Donetsk a vincere il suo primo trofeo europeo quando si era aggiudicato la Coppa UEFA lo scorso maggio. Il suo collega di vecchia data Roy Hodgson ringrazia, e spera di fare lo stesso con il Fulham che non ha mai vinto uno dei trofei più importanti.

Lucescu parla per esperienza personale quando dice che il Fulham, che in semifinale se la vedrà con i tedeschi dell'Hamburger SV, potrebbe arrivare fino in fondo. Ai sedicesimi il club inglese ha eliminato proprio lo Shaktar e tra le vittime illustri c'è stata anche la Juventus.

C'è anche un precedente storico incoraggiante secondo Lucescu, che ha parlato con UEFA.com. "L'ultima volta che siamo stati eliminati dalla competizione abbiamo perso con il Siviglia che poi ha vinto la Coppa UEFA. La cosa potrebbe ripetersi e il Fulham potrebbe vincere il trofeo".

Il Fulham è l'unica delle quattro squadre rimaste a non aver mai giocato una semifinale europea ma per Lucescu questo non è necessariamente un problema. "Il Fulham potrebbe farcela anche se dovesse giocare contro Liverpool o Atlético Madrid [in finale] perché ha migliorato il suo modo di giocare di partita in partita. Sono più forti rispetto all'inizio. Sono una buona squadra, molto ben organizzata e con un ottimo allenatore".

"Possono cambiare facilmente il loro stile di gioco. L'Amburgo avrà molti problemi", ha continuato il 64enne romeno. "Penso che il Fulham sia in queste condizioni perché Roy Hodgson è il loro allenatore. E' uno stratega e abile nella tattica, che ha un buon rapporto con i giocatori. Conosce il calcio e ha esperienza".

Lucescu sa cosa significa vincere un trofeo europeo e ricorda il trionfo in Coppa UEFA dello scorso maggio con lo Shakhtar come il punto più alto della sua carriera. "Sono stato allenatore per 35 anni, ho eliminato l'Italia nel 1984 [come Ct della Romania] e ho avuto successo in ogni paese nel quale ho lavorato ma vincere la Coppa UEFA è stata la cosa più bella della mia vita", ha assicurato.

"Lo è almeno per quanto riguarda le competizioni per club perché a livello di nazionale la cosa più bella è stata qualificarsi per Francia '84. Ma ho visto scene fantastiche [dopo che lo Shakhtar ha battuto il Werder Bremen]. E' una delle cose più difficile che un allenatore possa riuscire a fare perché vincere partita dopo partita - ce ne sono 19 in un anno - non è facile per nessuno". 

Nella Premier League ucraina la squadra di Lucesco lotta con l'FC Dynamo Kyiv al vertice. "Dobbiamo ancora giocare contro di loro in casa e per questo abbiamo più probabilità noi di vincere", ha detto senza scaramanzia. L'allenatore è comunque orgoglioso di quanto fatto a Donetsk. "Prima che arrivassi io gli allenatori duravano sei mesi o un anno al massimo, ma sono qui da sei anni e la prossima stagione sarà la mia settima. Penso che sia già qualcosa di leggendario".