Atlético oltre ogni limite
mercoledì 7 aprile 2010
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Alla vigilia del ritorno dei quarti contro il Valencia, il tecnico dei Colchoneros Quique Sánchez Flores ha ammesso che non si sarebbe mai aspettato di trovarsi ad un passo dalle semifinali di UEFA Europa League.
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Il tecnico del Club Atlético de Madrid Quique Sánchez Flores ha ammesso alla vigilia del ritorno dei quarti di finale di UEFA Europa League contro il Valencia CF che in autunno non avrebbe mai immaginato di trovarsi ad un passo da una semifinale continentale.
Quando l'ex tecnico degli andalusi è approdato sulla panchina dei Colchoneros, lo scorso ottobre, la squadra stava disputando la peggior stagione degli ultimi 15 anni in campionato ed era ultima nel suo girone di UEFA Champions League senza nemmeno un gol all'attivo. Lentamente ma costantemente, Sánchez Flores ha riportato l'Atlético nella prima metà della classifica nella Liga e vorrebbe regalare ai tifosi la prima semifinale europea dopo quella di Coppa UEFA 1998/99.
E tale è l'entusiasmo che si è venuto a creare in questi mesi attorno alla squadra, che i biglietti per le partite dell'Atlético vanno letteralmente a ruba. "Soltanto pochi mesi fa, non avrei mai immaginato di trovarmi in una situazione del genere, ma è davvero fantastico - ha dichiarato Sánchez Flores, che potrà contare su José Antonio Reyes, ristabilitosi dal problema al ginocchio, ma dovrà fare a meno di Juan Valera per un infortunio alla coscia -. I tifosi stanno assediando i botteghini e noi proveremo a dare loro qualche bella soddisfazione".
Pur dovendo segnare a tutti i costi almeno un gol Unai Emery ha invece ribadito che il Valencia non attaccherà a testa bassa fin dal fischio d'inizio. "Cercheremo di segnare, ma senza rinunciare all'equilibrio - ha spiegato il tecnico basco, che dovrà rinunciare a cinque difensori, Carlos Marchena, Ángel Dealbert, Jérémy Mathieu, Miguel e Bruno Saltor, oltre allo squalificato Éver Banega -. L'Atlètico è molto forte in attacco e si esalterà davanti ai propri tifosi. Noi dovremo giocare una partita ordinata e fare in modo che la nostra organizzazione prevalga".