La Lazio vuole voltare pagina
venerdì 18 dicembre 2009
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Con la sconfitta casalinga contro il Lesvki Sofia, nell’ultima giornata del Gruppo G, cala il sipario sulla competizione. Ballardini: “Ora tutto quello che abbiamo dobbiamo metterlo in campionato”.
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Per la classifica non contava nulla, visto che era già eliminata, ma la S.S.Lazio non è riuscita a chiudere in bellezza la sua avventura in UEFA Europa League. Allo Stadio Olimpico, nella sesta e ultima giornata del Gruppo G, il PFC Levski Sofia si è imposto 1-0 con un gol di Hristo Yovov. A fine partita, Davide Ballardini ha soprattutto voglia di voltare pagina.
Obiettivo campionato
“Eravamo stati eliminati a Salisburgo, ora tutta l’attenzione e quello che abbiamo dobbiamo metterlo in campionato”, spiega il tecnico nel dopo-gara, “Ora affronteremo l’FC Internazionale Milano rispetto a cui abbiamo obiettivi diversi, ma andiamo a San Siro per cercare di giocarcela anche contro l’Inter. Io credo che la Lazio debba fare una grande partita per ottenere un buon risultato ed è nelle condizioni di farlo”. Serve lo spirito visto domenica scorsa contro il Genoa CFC: “E’ stato un risultato importante perché ottenuto con una grande squadra, dopo un momento di mancanza di risultati. Atteggiamento e voglia sono stati quelli giusti, questa è la base che la Lazio deve avere per fare le partite”.
Makinwa da capire
Ballardini è indulgente verso Stephen Makinwa: al nigeriano, schierato come terminale offensivo, si chiedevano i gol ma è stato inconcludente e spesso “beccato” dai pochi tifosi presenti. “Lui è da tantissimo che non fa una partita intera”, spiega l’allenatore della Lazio, “Ha fatto cose buone, ma proprio per il fatto di aver giocato poco ha avuto dei momenti di affanno e difficoltà a giocare. Ma è comprensibile”. Si parla molto di mercato in questi giorni in casa Lazio. “Un giocatore fondamentale faccio fatica a trovarlo, non abbiamo leader in particolare”, ammette Ballardini, “Quanto agli innesti, a parer mio noi abbiamo urgenza di mettere un giocatore per ogni reparto”.
Giovani volenterosi
Le note positive sono venute dai più giovani: Federico Sevieri, Luis Cavanda, Alessio Luciani, Riccardo Perpetuini, Lorenzo Cinque hanno tutti avuto un’occasione e non hanno demeritato. “E’ vero”, osserva Ballardini, “era la prima volta che tanti giocavano insieme, per noi era importante vederli in una competizione” del genere. Ci ho messo tanta corsa, impegno, voglia di farsi vedere gli altri”, racconta proprio Sevieri, “Dovevamo dare tutto, penso che ci siamo messi in mostra e tutto sommato sono stato abbastanza contento. Dispiace perchè ci tenevamo a fare bella figura in questa competizione, che era iniziata benino ma poi è andata male”.
Piena sufficienza
Soddisfatto anche Luciani. “Mi do la piena sufficienza”, spiega, “il Levski veniva qua cercando il primo gol in Europa, noi ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo dato tutto. Penso che sia stata una buona gara. E’ comprensibile che il pubblico non sia venuto all’Olimpico, ma per noi ragazzi era importante, un esame. Sugli spalti poi c’era la mia famiglia, alla quale ho dimostrato che i sacrifici fatti sono valsi la pena. Il mio modello di vita è testa e cuore, abbinato al sacrificio: spero di essere premiato”.