Cuore Genoa ma passa il Valencia

I sogni europei del Genoa CFC si infrangono sul Valencia CF nonostante la solita prestazione 'tutto cuore' degli uomini di Gian Piero Gasperini al Ferraris. Hernán Crespo risponde al gol di Bruno Saltor, ma il sorpasso non si concretizza. Nel finale David Villa regala il successo agli spagnoli dopo aver fallito un calcio di rigore.

Milanetto non ce la fa
Scelte difficili per Gian Piero Gasperini, soprattutto in attacco. Il tecnico rossoblù punta sull'esperienza di Crespo e sulla fantasia e il dinamismo di Rodrico Palacio e Raffaele Palladino sacrificando Giuseppe Sculli. Omar Milanetto non recupera da un infortunio muscolare e il suo posto viene preso da Alberto Zapater. Accanto allo spagnolo gioca Ivan Juric con Domenico Criscito e Marco Rossi sulle fasce. L'esperto Alessio Scarpi è ancora preferito a Marco Amelia davanti a una difesa guidata dall'ex di turno Emiliano Moretti. Il Valencia deve fare a meno degli infortunati David Silva, Vicente Rodríguez e Jérémy Mathieu e Unai Emery si affida al solo David Villa in attacco sostenuto dal fantasista argentino Éver Banega e da Joaquín e Juan Mata sugli esterni.

Super Villa
Il Genoa prova a partire forte ma la prima vera occasione la crea il Valencia. Imbeccato da Miguel a destra, Villa si libera dalla morsa di tre difensori con un pizzico di fortuna, ma la sua conclusione secca sul prima palo trova pronto Scarpi alla deviazione in corner. Non è di certo una notizia, ma Villa si conferma cliente difficile per la difesa genoana e Scarpi deve intervenire ancora in bello stile per sventare il tiro dalla distanza del 'Guaye' - il bambino - come lo chiamano a Valencia.

Infortuni
Il primo tiro del Genoa verso la porta del Valencia è di Rossi sugli sviluppi di un calcio d'angolo, ma il gran destro del capitano è alto sulla traversa. Lo stesso Rossi ci riprova poco dopo con un destro al volo al termine di una pericolosa mischia nell'area del Valencia, ma la difesa spagnola respinge in qualche modo. Gasperini intanto perde Palladino per infortunio, al suo posto entra Sculli. Si fa male anche il capitano del Valencia, Carlos Marchena, che viene sostituito da Hedwiges Maduro.

Valencia in vantaggio
La manovra del Genoa non decolla e gli uomini di Gasperini rischiano grosso al 35' quando uno splendido colpo di tacco di Villa mette Joaquín a tu per tu con Scarpi, ma l'esterno spagnolo chiude troppo il diagonale rasoterra. Rossi continua a macinare chilometri su chilometri per il Genoa e su un suo cross dalla destra, Crespo manca di un soffio l'impatto vincente di testa. Ancora più grande l'occasione che capita sempre a Crespo in chiusura di primo tempo su imbeccata di testa di Sculli, ma il pallonetto dell'argentino su Miguel Ángel Moyá in uscita è fuori misura. Il primo tempo sembra destinato a chiudersi senza reti ma il colpo di testa di Bruno Saltor sulla punizione di Joaquín trova una traiettoria che più beffarda non si può per Scarpi. Una vera mazzata per il Genoa.

Pareggia Crespo
L'incoraggiamento dei tifosi genoani non si affievolisce nella ripresa e tanta fiducia viene ripagata dopo appena una manciata di minuti quando Crespo offre un saggio della sua classe addomesticando un lungo rilancio dalle retrovie e beffando Moyá in uscita facendogli passare il pallone tra le gambe. Il tifo del Ferraris passa da incessante ad assordante anche perchè il Genoa attacca con maggiore rabbia. Palacio ha la palla buona sul sinistro ma calcia ampiamente a lato. Si susseguono corner e mischie furibonde nell'area spagnola.

Rigore sbagliato
Negli ultimi minuti Gasperini si gioca il tutto per tutto inserendo un attaccante puro come Sergio Floccari al posto di un centrocampista come Zapater. Il Valencia potrebbe chiudere la contesa ma Villa calcia a lato un rigore concesso per una spallata di Salvatore Bocchetti su Joaquín in area. C'è ancora speranza per il Genoa. I rossoblù ci provano fino alla fine ma sono stanchi. A tempo ampiamente scaduto arriva la 'frittata' di Scarpi che rinvia suoi piedi di Villa regalando all'attaccante il gol del 2-1.  La bella avventura europea degli uomini di Gasperini finisce qui. Comunque tra gli applausi e lo sventolio di bandiere dei sostenitori rossoblù.