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Genoa, il miglior attacco è la difesa

Malgrado le partenze di Milito e Motta, la squadra di Gasperini ha iniziato alla grande la stagione: la prolificità del pacchetto arretrato è stata finora l’arma vincente.

Genoa, il miglior attacco è la difesa
Genoa, il miglior attacco è la difesa ©Getty Images

Diego Milito e Thiago Motta non ci sono più, stanno facendo le fortune dell’FC Internazionale Milano. Ma malgrado queste due perdite, che molti ritenevano difficilmente colmabili, il Genoa CFC ha cominciato questa stagione come aveva finito la precedente. Vincendo. Dopo la brillante qualificazione alla fase a gironi della UEFA Europa League, ottenuta a spese dei danesi dell’Odense BK, i Rossoblù hanno conquistato due successi in altrettante giornate di campionato e sono al comando della classifica. Il segreto di Gian Piero Gasperini? Almeno per questo inizio di stagione, i gol segnati dai difensori…

Modulo a tre
Formatosi alla Juventus, sia come giocatore sia in panchina, l’allenatore di Grugliasco è uno dei pochi della serie A – con Roberto Donadoni dell’SSC Napoli – a schierare la difesa con un modulo a tre. Una scelta che dà garanzie non soltanto nell’arginare il gioco avversario (l’anno scorso quello Rossoblù è stato il quinto reparto arretrato meno battuto del campionato), ma che porta i suoi frutti anche a livello offensivo: degli otto gol finora realizzati dal Genoa, ben 6 (75 per cento) sono stati realizzati da calciatori con caratteristiche difensive.

Attaccanti, polveri bagnate
Se escludiamo la doppietta dell’argentino Luciano Figueroa contro l’Odense, nell’andata degli spareggi di Europa League, gli attaccante di Gasperini sono finora rimasti a bocca asciutta. Gli altri sei gol portano la firma di Domenico Criscito e di Emiliano Moretti, autori di una doppietta a testa, Giuseppe Biava e Alberto Zapater. Quest’ultimo, arrivato in estate dal Real Zaragoza e a segno con una bellissima punizione contro l’AS Roma, è a dire il vero un centrocampista, ma molto più portato all’interdizione che alla costruzione.

Controtendenza
Il dato è in controtendenza rispetto alla scorsa stagione del Genoa, quando su 62 gol messi a segno tra campionato e Coppa dalla squadra di Gasperini soltanto 7 (11,2 per cento) arrivarono dal reparto arretrato. Ma a onor del vero molti componenti sono cambiati, a partire da Marco Amelia che tra i pali ha preso il posto del brasiliano Rubinho; sono inoltre arrivati – oltre al già citato Moretti dal Valencia CF – Andrea Esposito dall’US Lecce e Nenad Tomović dal FK Crvena Zvezda.

Spiegazione
Biava, rientrato alla grande da un infortunio, ha una sua teoria su questa prolificità del reparto. “E' vero che noi difensori stiamo lavorando molto sull'impostazione della manovra – ha detto – ed è altrettanto vero che noi vecchi siamo a disposizione dei nuovi per aiutarli a entrare il più rapidamente possibile negli schemi del mister… Diamo però atto anche a quelli che ci aiutano a segnare. Non parlerei esclusivamente di difensori che partono da dietro con la palla nei piedi, piuttosto analizzando bene le partite noterete la nostra abilità nei calci piazzati”.

Stupire ancora
Adesso non resta che aspettare che si sblocchino i vari Hernán Crespo, Rodrigo Palacio, Raffaele Palladino, Giuseppe Sculli, Houssine Kharja e Sergio Floccari. Gasperini già si sfrega le mani, questo Genoa è pronto per stupire ancora…