Jadson piega il Werder, lo Shakhtar fa festa
mercoledì 20 maggio 2009
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FC Shakhtar Donetsk - Werder Bremen 2-1 d.t.s.
La squadra ucraina batte i tedeschi e conquista il trofeo: Naldo risponde a Luiz Adriano, nei supplementari il brasiliano trova il gol del trionfo.
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Parla ucraino la 38esima e ultima edizione della Coppa UEFA. Nella finale, allo stadio Sükrü Saraçoglu, l’FC Shakhtar Donetsk piega 2-1 il Werder Bremen dopo i supplementari e conquista il trofeo. Decisivo il gol al 97’ di Jadson, dopo che i tempi regolamentarsi si erano conclusi in parità per i gol di Luiz Adriano e Naldo.
Primo trofeo
Lo Shakhtar, alla prima grande finale europea, diventa così la prima formazione ucraina a conquistare la Coppa UEFA, che il prossimo anno sarà sostituita dalla UEFA Europa League. Una grande soddisfazione per il tecnico romeno Mircea Lucescu, che proprio a Istanbul aveva allenato Galatasaray AS e Besiktas JK. Thomas Schaaf non riesce invece a bissare con il Werder il trofeo conquistato da giocatore, la Coppa delle Coppe nel 1991/92.
Assenti
Senza la stella Diego e Hugo Almeida, entrambi squalificati, e orfano del difensore Per Mertesacker, infortunato, Schaaf opta per un 4-4-2 con Sebastian Prödl al fianco di Naldo al centro del reparto arretrato e Peter Niemeyer e Markus Rosenberg rispettivamente a centrocampo e in attacco. Lucescu recupera invece il brasiliano Jadson, in dubbio alla vigilia, schierato in supporto del connazionale Luiz Adriano.
Prima occasione
La prima occasione è per lo Shakhtar: Luiz Adriano viene servito bene in area di rigore ma davanti a Tim Wiese non trova lo specchio della porta. Il Werder reagisce subito con una conclusione di Frank Baumann, che però sfila sul fondo. Poi è Clemens Fritz a cercare il jolly dalla distanza, con esiti pessimi.
Vantaggio
Al 25' la squadra ucraina passa in vantaggio. Una verticalizzazione sorprende tutta la difesa del Werder, in particolare i centrali Naldo e Prödl: Luiz Adriano, dopo un perfetto controllo, beffa Wiese con un morbido pallonetto di esterno destro. Lo Shakhtar è galvanizzato e si rende pericoloso in altre due occasioni, con l'autore del gol e Willian.
“Papera”
Al 35' arriva a sorpresa il pareggio del Werder. Naldo calcia con la consueta potenza una punizione, ma la complicità di Andriy Pyatov - che non trattiene un pallone tutt'altro che impossibile - è evidente. Gli arancioni ucraini non ci stanno e Wiese è costretto a una super parata su Mariusz Lewandowski. Nella ripresa il portiere dei tedeschi è ancora provvidenziale con una deviazione in tuffo su calcio piazzato di Jadson.
Supplementari
Un tiro di Fernandinho termina a lato, stessa sorte poco dopo per una punizione di Torsten Frings. Poi Naldo scarica bene per Mesut Özil, il cui sinistro finisce sul fondo. A 10’ dalla fine Schaaf richiama in panchina Rosenberg e getta nella mischia Aaron Hunt, che ha subito una buona chance: Pyatov respinge praticamente sui suoi piedi un colpo di testa di Claudio Pizarro, ma il neo-entrato è anticipato di un soffio. Lucescu toglie Luiz Adriano, l’autore del gol, e manda in campo Olexandr Gladkiy. Ma si va ai supplementari.
Gol-partita
Nell’extra time Wiese si salva ancora sul bolide di Darijo Srna, ma al 97’ è costretto a capitolare. Il croato, capitano dello Shakhtar, scende sulla fascia destra e mette al centro, Jadson colpisce con un destro secco e il portiere del Werder questa volta si fa trovare impreparato. Pizarro ha subito la chance del pareggio, ma Pyatov questa volta è formidabile; dalla parte opposta Willian sbaglia di un soffio la mira sul pallonetto del possibile 3-1. A pochi secondi dalla fine l’arbitro spagnolo Luis Medina Cantalejo annulla il gol del 2-2 per una trattenuta di Pizarro su Dmytro Chygrynskiy: la festa degli ucraini di Lucescu può cominciare.