UEFA Europa League Ufficiale Risultati e statistiche live
Scarica
UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

L'Udinese si illude, ma a far festa è il Werder

Udinese Calcio - Werder Bremen 3-3 (and. 1-3)
Inler sblocca dopo un quarto d’ora, poi Quagliarella firma una doppietta dopo il pareggio di Diego; nella ripresa ancora il brasiliano e Pizarro portano i tedeschi in semifinale.

L'Udinese si illude, ma a far festa è il Werder
L'Udinese si illude, ma a far festa è il Werder ©Getty Images

Finisce ai quarti di finale l’avventura in Coppa UEFA dell’Udinese Calcio. Chiamata a ribaltare l’1-3 del Weserstadion, la squadra di Pasquale Marino è fermata sul 3-3 dal Werder Bremen nel ritorno allo stadio Friuli. I tedeschi di Thomas Schaaf, che avevano già eliminato l’AC Milan nella competizione, affronteranno in semifinale l’Hamburger SV.

Rigore parato
In vantaggio con Gökhan Inler al 15’, i Bianconeri subiscono il pareggio del solito Diego ma vanno all’intervallo in vantaggio 3-1 (lo stesso passivo dell’andata) grazie alla bella doppietta di Fabio Quagliarella. Nella ripresa la stella brasiliana prima accorcia le distanze e poi si fa respingere un rigore da Samir Handanovič, ma è Claudio Pizarro a realizzare il definitivo 3-3. L’Italia perde cosà l’unica “superstite” nelle coppe europee.

“Rivoluzione”
Marino rivoluzione la formazione che ha espugnato 2-0 il campo della Reggina Calcio e presenta cinque novità. In difesa Cristián Zapata e Giovanni Pasquale prendono il posto di Mauricio Isla e Aleksandar Luković, a centrocampo Inler e Gaetano D’Agostino rimpiazzano Niki Zimling e Christian Obodo; nel reparto offensivo, orfano del capitano Antonio Di Natale, Quagliarella ritrova la maglia da titolare. Schaaf recupera la stella Diego, in dubbio alla vigilia, e cambia per tre undicesimi la squadra reduce dall’1-1 sul campo del Bayer 04 Leverkusen: in difesa gioca Petri Pasanen e non Sebastian Boenisch, a centrocampo Frank Baumann e Aaron Hunt vanno in panchina per far spazio proprio al brasiliano e ad Alexandros Tziolis.

Bolide dalla distanza
Il primo tiro in porta dell’Udinese è di D’Agostino su punizione, ma il pallone sfila sul fondo senza che nessuno lo tocchi; dalla parte opposta Handanovič è sicuro in uscita su Hugo Almeida. Al 13’ il Werder sfiora il vantaggio con una deviazione fortuita di Pasanen su colpo di testa di Naldo, ma il pallone termina fuori di poco. Due minuti dopo l’Udinese passa: Kwadwo Asamoah scarica per Inler, che con un destro dalla distanza non lascia scampo a Tim Wiese.

Errore di Zapata
La squadra tedesca si rende pericolosa con Almeida, che non centra lo specchio su un invitante cross di Clemens Fritz. Stesso esito per la successiva punizione di D’Agostino, mentre al 24’ è provvidenziale capitan Felipe che fa scudo con il corpo sulla girata a colpo sicuro di Pizarro. Quattro minuti dopo il Werder pareggia. La leggerezza di Zapata, che si “addormenta” sul pallone, è imperdonabile, Diego ne approfitta e dopo aver superato Felipe firma l’1-1.

Doppio Quagliarella
L’Udinese ha il merito di non abbattersi e torna subito in vantaggio. Un lancio dalla retrovie trova scoperta la retroguardia del Werder e libera Quagliarella, che con un destro a mezza altezza batte Wiese. Alexis Sánchez è costretto a lasciare il posto per infortunio a Simone Pepe, poi Naldo su punizione e soprattutto Almeida mettono i brividi alla retroguardia di Marino. Ma al 38’ i Bianconeri colpiscono ancora: Quagliarella, dopo uno scambio con Inler, stoppa di petto e trova l’angolino con un sinistro di contro balzo. Nel recupero è provvidenziale Handanovič, che si salva sulla conclusione di Pizarro e sul successivo tap-in di Almeida.  

Doccia fredda
Nella ripresa, dopo un tiro al volo “ciccato” da Antonio Floro Flores, è ancora Quagliarella a mettersi in mostra con un rasoterra dal limite dell’area. Ma al 60’ arriva la doccia fredda. Pizarro con un grande movimento pesca Almeida, che in spaccata centra la traversa: sulla palla vagante si avventa Diego, che di testa sigla la sua personale doppietta malgrado il disperato tentativo di parata di Handanovič. Lo sloveno respinge quando il pallone ha già varcato la linea, le immagini televisive danno ragione all’arbitro svedese Martin Hansson e ai suoi collaboratori.

Pizarro pareggia
I Bianconeri si riversano in attacco. Prima Pepe sfiora il bersaglio con un destro a pelo d’erba, poi Asamoah centra un clamoroso palo. Schaaf richiama Pasanen e inserisce Boenisch, poi Mesut Özil sciupa in malo modo una ripartenza. Wiese di pugno dice di no a Inler, poi Maurizio Domizzi cintura in area Diego e il direttore di gara assegna il rigore: Handanovič intuisce il destro del brasiliano e respinge in tuffo. Ma sull’angolo successivo, arriva il 3-3: Per Mertesacker spizza il pallone di testa e Pizarro con una deviazione sotto misura infila sotto la traversa. 

Ultimi assalti
Pepe si rende ancora pericoloso su punizione, poi gli allenatori fanno abbondante ricorso alla panchina: entrano Peter Niemeyer e Markus Rosenborg per gli ospiti, Isla e Obodo per i padroni di casa. Ma è ancora il palo a fermare Domizzi e i Bianconeri. L’Udinese recrimina per non essere riuscito a centrare per la prima volta nella sua storia la semifinale della Coppa UEFA, ma esce dalla competizione a testa alta e tra gli applausi.