Marino orgoglioso dell’Udinese
giovedì 16 aprile 2009
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Malgrado l’eliminazione contro il Werder, il tecnico dei Bianconeri è soddisfatto della squadra: “Arrivare ai quarti è stata un’impresa storica, forse potevamo andare ancora più avanti. Orgoglioso di questo gruppo”.
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Amarezza. L’Udinese Calcio ha sfiorato l’impresa contro il Werder Bremen, ma non è riuscita a ribaltare la sconfitta per 3-1 subita all’andata al Weserstadion. Il 3-3 nel ritorno allo stadio Friuli ha premiato la squadra di Thomas Schaaf, che nella semifinale di Coppa UEFA se la vedrà contro l’Hamburger SV in un derby tutto tedesco. Ma malgrado l’eliminazione, il tecnico dei Bianconeri Pasquale Marino ha motivi per essere orgoglioso e soddisfatto dopo questa serata.
Impegno apprezzato
“Mi preme sottolineare l’atteggiamento dei tifosi, che hanno apprezzato l’impegno dei ragazzi”, spiega il tecnico dei Bianconeri nel dopo gata, “Ci abbiamo provato con tutte le nostre forze, purtroppo il calcio è fatto da episodi: qualche volte ti va bene, questa volta è andata male. Questo tributo della gente ai ragazzi mi inorgoglisce perché siamo partiti due anni fa per centrare questo obiettivo: siamo riusciti ad arrivare ai quarti che è un’impresa storica per l’Udinese, ma forse potevamo andare ancora più avanti”.
Epilogo amaro
L’Udinese avrebbe probabilmente meritato qualcosa di più. “Abbiamo creato tanto anche questa sera, è veramente un peccato perché la gente si è divertita”, osserva Marino, “Avevamo fatto molto bene anche la partita d’andata e quindi c’è tanta amarezza per quello che è stato l’epilogo. Però c’è anche orgoglio per quello che si è visto, perché la gente ha apprezzato il nostro impegno”. L’avventura europea è stata positiva per l’allenatore della squadra friulana. “E’ stata una sensazione particolare, abbiamo fatto tanti sacrifici e siamo cresciuti”, ricorda, “Ci siamo confrontati con squadre importanti, con culture calcistiche diverse. Credo che questa squadra ha retto bene tutti gli impegni che ha affrontato, sono state dodici partite stupende. Sono orgoglioso di questo gruppo”.
Sofferenza sulle ripartenze
Felipe, capitano e tra gli ultimi ad arrendersi, è convinto che l’Udinese abbia poco da rimproversari. “Credo che abbiamo dato tutto, ci abbiamo provato”, spiega il difensore brasiliano, “Sapevamo che il Werder è una squadra abituata a giocare queste competizioni, ci ha messo sotto, ha sofferto e saputo rimontare. Abbiamo sofferto soprattutto le ripartenze: loro riuscivano a trovarsi facilmente e ci hanno messo un po’ in difficoltà. Io quest’anno è poco che gioco, ho avuto un po’ di difficoltà a rimettermi in forma: io e Domizzi non è che abbiamo giocato tanto insieme, comunque credo che in queste partite a volte non eravamo allineati bene e abbiamo concesso troppo”.
Stadio commovente
L’incitamento costante del pubblico ha fatto davvero piacere ai bianconeri. “Ce l’abbiamo messa tutta per il pubblico”, afferma Felipe, “Anche all’andata ci hanno seguito in tanti e oggi lo stadio era bellissimo. Sono commosso, sono qui da nove anni ma vivere un’atmosfera così capita poche volte. Siamo riusciti a ribaltare il risultato, non abbiamo concesso tanto nel secondo tempo: loro sono stati bravi in quelle due occasioni a fare gol. Abbiamo provato a tenere bene il campo, senza rischiare e cercando di fare gol”.
Affare Diego
L’incubo dei friulani ha il volto di Diego, autore di una doppietta sia all’andata sia al ritorno: Felipe conosce molto bene il suo connazionale, un giocatore che secondo lui sarebbe in grado di fare bene anche in serie A. “Non sono solo io a dirlo”, ammette, “Si vede, in due partite ci ha segnato quattro gol. E’ un giocatore formidabile, fa la differenza: qualunque squadra lo prenderà, farà un affare”.