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Segna Kennedy, l'Ajax stende la Fiorentina

ACF Fiorentina - AFC Ajax 0-1
Un gol a inizio ripresa dello svedese di origini assire consente alla squadra di Van Basten di espugnare il Franchi. Adesso ai Viola di Prandelli servirà un’impresa per raggiungere gli ottavi.

Segna Kennedy, l'Ajax stende la Fiorentina
Segna Kennedy, l'Ajax stende la Fiorentina ©Getty Images

Neppure l’ACF Fiorentina riesce a 'salvare l’onore' del calcio italiano, che esce dall’andata dei sedicesimi di Coppa UEFA con un bottino tutt’altro che esaltante (due pareggi e due sconfitte). All’Artemio Franchi passa l’ AFC Ajax di Marco Van Basten, al quale l’Italia continua a regalare gioie anche da allenatore. Il gol di Kennedy Bakircioglü è un’ipoteca per i lanceri, che nel ritorno all’Amsterdam Arena avranno a disposizione due risultati su tre per accedere agli ottavi.

Gemelli del gol
La Fiorentina torna a giocare in Coppa UEFA dopo la semifinale dello scorso anno persa contro i Rangers FC. Cesare Prandelli punta sul grande momento di Adrian Mutu (tripletta domenica scorsa contro il Genoa CFC), in attacco assieme al “gemello” Alberto Gilardino e a Franco Semioli, che parte decentrato dalla destra. Van Basten, con il centrocampo falcidiato dalle assenze, mette in vetrina il gioiello Miralem Sulejmani, a fianco di Luis Suárez e Kennedy.

Mutu ispirato
Partono meglio i padroni di casa: al 2’ la triangolazione tra Gilardino e Mutu, porta quest’ultimo alla conclusione che chiama Maarten Stekelenburg al primo intervento della serata. Il romeno sembra in gran serata e, quattro minuti dopo, soltanto la bandierina del guardalinee vanifica quello che sarebbe stato il gol del vantaggio dei viola. I lanceri sono in grande difficoltà, complice il pressing asfissiante della Fiorentina, logica contromisura alle qualità degli olandesi in termini di ripartenze.

Viola pericolosi
Al 16’, i padroni di casa hanno la grande chance per passare in vantaggio: l’inserimento di Riccardo Montolivo è perfetto ma il centrocampista, dopo aver saltato sull’esterno il portiere Stekelenburg, non trova lo specchio della porta. L’Ajax fa di tutto per imbrigliare la manovra dei viola che, comunque, riescono a rendersi pericolosi al 28’, quando Massimo Gobbi, dall’interno dell’area, libera Mutu al tiro, troppo debole e centrale. Stekelenburg ringrazia e blocca a terra.

Brivido per Frey
Il primo tiro in porta degli olandesi fa tremare i tifosi della curva Fiesole: Suárez, di sinistro, costringe Sébastien Frey alla respinta con i pugni. Sul capovolgimento di fronte, Gilardino strozza troppo il diagonale, che finisce a lato. L’Ajax, fatta eccezione per qualche contropiede, è lì che aspetta: la Fiorentina fa la partita e, allo scadere della prima frazione, il colpo di testa di Alessandro Gamberini non spaventa il numero uno olandese.

Primi cambi
La ripresa si apre con l’infortunio di Gregory van der Wiel, rimasto a terra dopo uno scontro di gioco: il difensore rientrerà in campo dopo qualche minuto. Proprio mentre Oleguer Presas, nel tentativo di anticipare Gilardino, sfiora l’autogol. Buon per lo spagnolo che Stekelenburg abbia i riflessi pronti. Prandelli cambia: fuori Gobbi e Semioli, dentro Stevan Jovetić e Zdravko Kuzmanović. Van Basten, invece, richiama in panchina Sulejmani: al suo posto il brasiliano Leonardo.

Kennedy sblocca
Quasi a sorpresa, al quarto d’ora arriva la doccia fredda per la Fiorentina: Urby Emanuelson difende bene palla, prima di fare da sponda per Kennedy, che ha tutto il tempo per sistemarsi il pallone e indirizzarlo sotto la traversa della porta di un Frey inutilmente proteso in tuffo. La Fiorentina, I viola provano, timidamente, a reagire, anche se la difesa dell’Ajax dà l’impressione di non soffrire eccessivamente l’atteggiamento spregiudicato dei padroni di casa. Gilardino, va detto, ci mette del suo, sull’assist al bacio di Mutu. L’attaccante ex AC Milan incespica sul pallone a pochi metri da Stekelenburg.

Viola di rabbia 
Spreca anche Kuzmanović, su assist di tacco di Gilardino. La Fiorentina si riversa in avanti, ma è l’Ajax ad andare vicino al raddoppio con Suárez che, direttamente da calcio di punizione, costringe Frey alla respinta con i piedi. Il duello si ripete, con l’attaccante che, stavolta, non trova la porta in diagonale. La Fiorentina si scontra con il muro eretto dai lanceri, ed è costretta a fare da spettatrice alla gioia degli olandesi.