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L'Udinese vacilla, ma i rigori la premiano

Udinese Calcio - BV Borussia Dortmund 0-2 (and. 2-0, 4-3 dcr)
Al Friuli il Borussia Dortmund chiude sul 2-0 i tempi regolamentari, grazie alla doppietta di Hajnal, e ribalta la sconfitta in Germania: la lotteria dagli undici metri porta i bianconeri di Marino alla fase a gironi.

L'Udinese vacilla, ma i rigori la premiano
L'Udinese vacilla, ma i rigori la premiano ©Getty Images

Servono i calci di rigore all’Udinese Calcio per centrare la qualificazione alla fase a gironi della Coppa UEFA: gli uomini di Pasquale Marino superano i tedeschi del BV Borussia Dortmund, a cui non basta recuperare i due gol di svantaggio allo Stadio Friuli. La doppietta di Tamás Hajnal illude la formazione di Jurgen Klopp: decisivi gli errori dal dischetto dello stesso Hajnal e di Jakub Błaszczykowski.

Subito Di Natale
Una novità di rilievo nel tridente scelto da Marino: rispetto alla gara di andata, c’è Antonio Di Natale dal primo minuto che, in avanti, affianca Antonio Floro Flores (autore del gol del vantaggio al Westfalenstadion) e Simone Pepe. Jurgen Klopp, chiamato all’impresa, propone dall’inizio lo svizzero Alexander Frei: alle sue spalle agiscono Tinga e Hajnal, con Błaszczykowski che ha il compito di inserirsi negli spazi creati dai due trequartisti.

Tedeschi padroni
L’avvio del Borussia Dortmund è rabbioso: i primi minuti si giocano a un ritmo forsennato, con i padroni di casa che faticano a contenere le ripartenze dei tedeschi. Il primo pericolo per la porta friulana arriva dopo soli quattro minuti: sul colpo di testa di Alexander Frei, è strepitosa la risposta di Samir Handanovič. Gli ospiti sono padroni del centrocampo: ci mettono grinta e determinazione, a dispetto di un’Udinese che non riesce a innescare la velocità del tridente, che all’andata aveva fatto la differenza. Roman Weidenfeller non è mai chiamato seriamente in causa, mentre il collega Handanovič blocca in due tempi un calcio di punizione di Hajnal: è il 25’.

L’Udinese si sveglia
Con il passare dei minuti, la formazione di Marino riesce progressivamente ad attutire la pressione dei tedeschi, avanzando il proprio baricentro e provando anche qualche timido tentativo verso la porta di Weidenfeller: al 37’ un destro potentissimo di Mauricio Isla trova la respinta con i pugni dell’estremo del Borussia. Sull’angolo che ne scaturisce, il coreano Lee Young-Pyo si fa trovare ben appostato sulla linea nel ribattere un colpo di testa di Damiano Ferronetti.

Vantaggio in extremis
Proprio allo scadere della prima frazione, quando la lavagna del quarto uomo già indicava il recupero, arriva la doccia fredda per l’Udinese: a portare in vantaggio il Borussia, riaprendo il discorso qualificazione, è un gol dell’ungherese Hajnal che, da posizione defilata, lascia partire un sinistro carico di effetto sul quale Handanovič, fino a quel momento impeccabile, non è esente da colpe. Per i tedeschi è il gol della speranza, mentre i bianconeri recriminano per una disattenzione costata carissima.

Stesso copione
La ripresa si apre così come era iniziato il match, con il Borussia che parte a spron battuto e l’Udinese che resta a guardare. Al 4’ Handanovič si riscatta dell’errore sul gol di Hajnal togliendo dall’angolino alla sua destra il colpo di testa di Sebastian Kehl mentre, dall’altra parte, Di Natale non riesce a correggere in rete un cross basso da destra di Pepe. Lo stesso attaccante cresciuto nel vivaio dell’ AS Roma tenta l’azione personale all’11’, ma il pallone termina abbondantemente alto.

Dentro Quagliarella
Marino inserisce Fabio Quagliarella al posto di Floro Flores; Klopp risponde con Nelson Valdez per Tinga. Il Borussia Dortmund intensifica i suoi attacchi, ma pecca di precisione al momento dell’ultimo passaggio. L’Udinese tiene alla grande, anche se Gökhan Inler alla mezz’ora strozza troppo il sinistro, che si spegne a lato della porta di Weidenfeller. Klopp toglie anche Frei, stanchissimo, scegliendo la freschezza di Nuri Şahin.

Ancora Hajnal
Di Natale non spaventa Weidenfeller, che si oppone con i pugni mentre, per l’assalto finale, Klopp richiama in panchina Kringe e inserisce un’altra punta, il serbo Bajram Sadrijaj. Ma è ancora Hajnal a dare una svolta al match: l’ungherese risolve una mischia in area nel corso del secondo minuto di recupero, regalando ai suoi la possibilità di giocarsi i tempi supplementari. L’Udinese, con la testa già alla fase a gironi, è costretta a ripartire da zero.

Supplementari
I friulani, scossi psicologicamente dal gol subito negli ultimi secondi dei tempi regolamentari, trovano comunque la forza per reagire: dopo un paio di timidi tentativi di marca tedesca, Inler di testa sfiora il palo sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Al 9’ Pepe serve Quagliarella che prova un pallonetto da posizione quasi impossibile: la sfera si spegne sull’esterno della rete. Nel secondo extra-time è ancora Quagliarella a rendersi pericoloso, e ancora con un tocco sotto, che termina fuori di un soffio. Lo stesso numero uno dice di no al diagonale di Pepe, ma l’Udinese domina. Handanovič si salva su Sadrijaj: è l’ultimo sussulto, tutto si decide dal dischetto.

Epilogo
Il primo a fallire dagli undici metri è proprio Hajnal, fermato da un super Handanovič. Ma sbaglia anche Maurizio Domizzi, uno specialista. Si va avanti in parità, fino all’errore di Błaszczykowski, ipnotizzato dal portiere sloveno. Inler porta in vantaggio l’Udinese, Aleksandar Luković chiude i conti. I friulani tirano un sospiro di sollievo: la Coppa UEFA degli uomini di Marino continua.