Lo Zenit affonda il Bayern e vola in finale
giovedì 1 maggio 2008
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FC Zenit - FC Bayern München 4-0 (and: 1-1)
Impresa storica per la squadra di San Pietroburgo, che rifila quattro reti ai bavaresi e conquista la sua prima finale europea.
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L'FC Zenit St. Petersburg entra nella storia sconfiggendo per 4-0 l'FC Bayern München nella semifinale di ritorno di Coppa UEFA e qualificandosi per la sua prima finale europea.
Roboante vittoria
Con una perfetta miscela di solido gioco difensivo e implacabile concretezza i campioni di Russia hanno lasciato il Bayern a chiedersi cosa gli sia realmente successo, dopo una sfida che lo ha visto dominare dal punto di vista del gioco. Le reti di Pavel Pogrebnyak e Konstantin Zyrianov nel primo tempo hanno spianato la strada allo Zenit, prima che Victor Fayzulin e Pogrebnyak condannassero il Bayern a una mortificante sconfitta.
Difesa di fortuna
Lo Zenit, privo degli squalificati Andrei Arshavin, Radek Šírl e Fernando Ricksen, oltre che degli infortunati Nicolas Lombaerts e Kim Dong Jin, poteva contare su due soli difensori, Ivica Križanac e Aleksandr Anyukov. A questi si è aggiunto in difesa Roman Shirokov, da poco schierato nella posizione di difensore centrale, e il 38enne Olexandr Gorshkov, un terzino sinistro improvvisato. Il Bayern ritrovava Lucio, tenuto a riposo nel weekend dopo l’autogol di Monaco, e Luca Toni, reduce da un turno di squalifica. L’inserimento del nazionale italiano era l’unica differenza rispetto alla formazione mandata in campo da Ottmar Hitzfeld la settimana scorsa.
Subito in gol
Il Bayern parte a buon ritmo e già al 2’ crea la sua prima occasione quando Miroslav Klose raccoglie un servizio di Toni, ma Shirokov respinge sulla linea, con Vyacheslav Malafeev battuto. Passano appena 90 secondi e il Petrovsky Stadium esplode dopo che Pavel Pogrebnyak mantiene la promessa fatta e apre le marcature per lo Zenit trasformando una punizione da 25 metri che supera sia la barriera sia Oliver Kahn.
Pressione del Bayern
Il gol precede un periodo di costante pressione del Bayern. La capolista della Bundesliga controlla il gioco e assedia l’area dello Zenit con ripetuti cross. I tedeschi si procurano un paio di punizioni nei pressi della porta di Malafeev, ma, per quanto il suo dominio sia totale, il Bayern non riesce a concretizzare nessuna opportunità fino al momento in cui Franck Ribéry costringe Malafeev a una parata in due tempi. La risposta dello Zenit è ben più decisa. Alejandro Dominguez serve Anyukov nella parte destra dell’area e il suo ultimo tiro dalla corta distanza viene respinto di piede da Kahn. La squadra tedesca si affida all’ispirazione di Toni, e il giocatore sfiora il bersaglio con un colpo di testa, da buona posizione, che si perde sopra la traversa.
Raddoppio
Immancabilmente in questa frazione di gioco, comunque, si verifica che gli attacchi degli uomini di Dick Advocaat, sebbene inferiori in quantità, si rivelino più pericolosi. Al 39’ un altro ottimo passaggio di Dominguez viene convertito in rete da Konstantin Zyrianov, il quale inganna con una finta Martín Demichelis prima di centrare l’angolo più lontano della porta avversaria. La risposta di Hitzfeld è di mandare in campo nella ripresa Lukas Podolski e Christian Lell al posto di Zé Roberto e Marcell Jansen. Questa mossa dà quasi i frutti sperati quando Podolski serve Toni contro il quale Malafeev si oppone con una parata di riflesso. Il portiere viene anche impegnato da un forte tiro di Bastian Schweinsteiger.
Implacabile Zenit
Il copione della gara si ripete con precisione, e a ogni occasione per il Bayern ne segue una per i padroni di casa, con lo Zenit riesce a concretizzare le proprie con una efficienza quasi germanica. Questa volta, al 53’, Anyukov manda in area un cross perfetto che Fayzulin di testa spedisce proprio sotto la traversa, con Kahn impotente. Il Bayern è incredulo e Hitzfeld fa entrare José Ernesto Sosa al posto dell’infortunato Miroslav Klose. Podolski fallisce il bersaglio e Schweinsteiger chiama Malafeev ad un altro bell’intervento.
Colpo da maestro
I tedeschi, comunque, continuano a non trovare varchi nella tranquilla e solida difesa dello Zenit. E ancora una volta la risposta dello Zenit non si fa attendere. Dominguez supera Philipp Lahm sulla destra e serve alla perfezione Pogrebnyak il quale realizza con estrema precisione nell’angolo basso. Con questo gol Pogrebnyak – il quale dovrà saltare la finale per l’ammonizione rimediata – diventa con dieci gol il miglior realizzatore della Coppa UEFA, al pari di Toni.