Il Signor Coppa UEFA
mercoledì 1 marzo 2006
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Giuseppe Bergomi racconta a uefa.com la sua carriera e i suoi trionfi in Coppa UEFA.
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Giuseppe Bergomi aveva solo 18 anni quando è diventato campione del mondo nel 1982 con l'Italia, protagonista anche nella finale giocata a Madrid e vinta 3-1 contro la Germania Ovest. Soprannominato "lo Zio" per il suo aspetto da persona matura anche quando era un ragazzo, Bergomi ha passato tutta la sua carriera (19 anni) all'FC Internazionale Milano e può essere anche soprannominato "Signor Coppa UEFA".
Lo Zio nerazzurro ha vinto tre volte la Coppa con l'Inter e detiene il record di presenze nel torneo: 96 partite, 27 più del secondo. In totale ha disputato 117 gare nelle competizioni UEFA per club, un record che ha resistito fino al 2002, battuto solo da Paolo Maldini dell'AC Milan. Bergomi, oggi, è uno stimato commentatore televisivo. uefa.com lo ha intervistato sul presente e sul passato della Coppa UEFA.
uefa.com: Ha bei ricordi della Coppa UEFA, avendola vinta tre volte?
Bergomi: Sì, è vero. Sono stato fortunato a giocare in una grande squadra come l'Inter. Abbiamo vinto lo Scudetto solo una volta, ma abbiamo giocato molte volte in Coppa UEFA perché all'epoca in Coppa dei Campioni giocava solo una squadra. La Coppa UEFA era una competizione molto difficile e affascinante perché, con le vecchie regole, ci giocavano spesso le migliori squadre europee. Era un onore giocare in Coppa UEFA.
uefa.com. Ricorda qualche partita in particolare?
Bergomi: Le finali vinte sono state sicuramente due grandi momenti ma ricordo con piacere anche altre due sfide. La prima contro l'Aston Villa [FC] nel 1990/91. Perdemmo 2-0 l'andata in Inghilterra ma vincemmo 3-0 il ritorno a Milano. L'altra sfida risale alla stagione 1997/98 contro l'[RC] Strasbourg. Anche in quel caso perdemmo 2-0 l'andata e vincemmo 3-0 il ritorno in casa. Alla fine vincemmo il trofeo in entrambe le stagioni.
uefa.com: Le squadre italiane hanno monopolizzato a lungo questa competizione ma adesso è da 1999 che la Coppa UEFA non torna in Italia. Perché secondo lei?
Bergomi: Le tre squadre più forti [Juventus, Milan e Inter] sono quasi sempre impegnate in UEFA Champions League e quindi l'Italia non è più competitiva come in passato in Coppa UEFA. Penso inoltre che la Coppa UEFA abbia perso qualcosa del vecchio fascino, come la Coppa Italia del resto. La competizione diventa importante solo negli ultimi turni. Una buona possibilità per l'Italia verrebbe da una squadra retrocessa dalla Champions League in Coppa UEFA perché classificatasi terza nella fase a gironi..
uefa.com: Da ex grande difensore, chi sono adesso, in Europa, i difensori che le piacciono di più?
Bergomi: Penso che John Terry e Ricardo Carvalho del Chelsea FC siano veramente bravi. Forse la migliore coppia difensiva. Bravissimi sia dal punto di vista tecnico che fisico. Si intendono alla perfezione e hanno grande carisma. Sono in grado di guidare la difesa con grande autorità.
uefa.com: L'Italia, secondo lei, ha buone possibilità di ripetere il trionfo del 1982?
Bergomi: Penso che l'Italia abbia la possibilità di vincere, ma una Coppa del Mondo è un torneo difficile e imprevedibile. Tutto deve andare bene per sette partite, ma in realtà tutto può succedere. Tuttavia, considerando il valore tecnico della squadra, metto l'Italia giusto un gradino sotto il Brasile e sullo stesso piano di altre grandi candidate alla vittoria finale come Inghilterra, Germania, Francia e Argentina.