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L'Udinese-baby nella bolgia di Sofia

Friulani mai nei quarti di Coppa UEFA, Dominissini schiera una formazione molto giovane con l'esperienza di Bertotto.

L’Udinese Calcio è in cerca della qualificazione ai quarti di finale della Coppa Uefa, obiettivo mai centrato nella sua storia. Il traguardo è prestigioso, ma nella bolgia dello stadio Vassil Levski di Sofia i bianconeri si presenteranno senza sei titolari illustri e con una formazione baby ricca di giovani anche alla prima esperienza, scelta tecnica doverosa in ossequio al turnover deciso per affrontare al meglio l’impegno di campionato contro l’AC Milan. Il PFC Levski Sofia, per contro, scenderà in campo con la migliore formazione, sostenuto da quarantamila bulgari in trepidante attesa. Nella bolgia di Sofia si parte dallo zero a zero dell’andata.

Il piano tattico
"I bulgari dovranno aprirsi per cercare i gol qualificazione e noi dovremo essere intelligenti e presentarci con la squadra "corta", in maniera da poter sfruttare gli spazi che avremo a disposizione per il contropiede." E’ questa la chiave di lettura del tecnico bianconero Loris Dominissini, che confida nell’impeto e nell’euforia del Levski per poterlo colpire di rimessa. "Certo, dovremo impedire loro la superiorità numerica a centrocampo come successe all’andata in qualche occasione e per questo motivo chiederemo a uno dei due esterni di accentrarsi".

Consigli da capitano
Valerio Bertotto è il più anziano bianconero della squadra, uno dei pochi esperti a fianco dei giovani inseriti da Nestor Sensini e Loris Dominissini nella rosa selezionata per Sofia. Il capitano preferisce puntare sull’entusiasmo piuttosto che sulla mancanza di esperienza dei ragazzi: "I più giovani ci possono dare quell’entusiasmo e quella spensieratezza che ti portano a pensare positivo, ma al loro fianco ci saranno anche elementi di comprovata esperienza. Non dovremo riuscire ad alimentare l’euforia dei bulgari, anzi dovremo sedare il loro entusiasmo fin da subito per fare la nostra partita".

Tifo contro
I quarantamila del Vassil Levski non preoccupano il capitano dell’Udinese Bertotto, abituato ai grandi palcoscenici. D’altronde, l’Udinese Calcio ha giocato quest’anno al Camp Nou di Barcellona nella Uefa Champions League e con tutto il rispetto, il "catino" di Sofia non può essere la prova del fuoco per la compagine bianconera. "E’ il sale del calcio giocare davanti a un pubblico numeroso. Il tifo contro è uno stimolo in più, adrenalina pura. Meglio così dunque. L’importante sarà trovare un terreno di gioco in buone condizioni visto la neve".

Attesa bulgara
A Sofia c’è pressione sul PFC Levski, atteso da quarantamila tifosi che da giorni hanno bruciato i tagliandi disponibili al Vassil Levski. L’atmosfera è quella dei grandi appuntamenti e l’arrivo in Bulgaria di una squadra italiana ha infiammato l’attesa. Ecco i pensieri della vigilia di Stanimir Stoilov, l’allenatore del PFC Levski Sofia:"Per noi, quella contro l’Udinese è la partita più importante dell’anno, sulla carta abbiamo il cinquanta per cento di possibilità di passare il turno, anche se l’Udinese ha qualche possibilità in più perché si tratta di una squadra italiana e dalla sua può contare su una certa esperienza. Tuttavia, se sapremo giocare come abbiamo fatto contro l’AJ Axuerre e l’Olympique Marsiglia ci qualificheremo".

Stoilov non si fida
"Non credo ai nostri avversari quando dicono che per loro il campionato è più importante della Coppa. Passare il turno e proseguire in Uefa è un obiettivo importante e sono sicuro che giocheranno per qualificarsi, ma noi siamo pronti a tutto, anche ad andare ai calciu di rigore, anche se la mia speranza è di chiudere il conto già nei tempi regolamentari, ecco perché spero di segnare subito e partire all’attacco".

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