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Parma e CSKA si annullano

Parma FC - PFC CSKA Moskva 0-0
Poche emozioni al Tardini, gli emiliani non rischiano, per la finale serve un’impresa a Mosca.

di Paolo Menicucci, stadio Tardini

Parma FC e PFC CSKA Moskva si annullano a vicenda nell’andata della semifinale di Coppa UEFA al Tardini. Gli emiliani, in formazione ampiamente rimaneggiata, non pungono ma non corrono rischi. Intatte le speranze di raggiungere la finale con il ritorno in programma tra una settimana a Mosca.

Difesa a tre
Carmignani opta per una difesa a tre guidata da Giuseppe Cardone. Ai lati del capitano si posizionano Paolo Cannavaro e Cesare Bovo. A centrocampo l'esperto Fabio Vignaroli è in linea  con i promettenti Daniele Dessena e Filippo Savi. Sulle fasce operano Ibrahima Camara e il debuttante Davide Furlan, mentre al generoso Francesco Ruopolo e al guizzante Tonino Sorrentino viene affidato il compito di scardinare la difesa del CSKA.

Vágner in panchina
Valeriy Gazzaev lascia in panchina il brasiliano Vágner Love e schiera Miloš Krasic e Daniel Carvalho a supporto del bomber croato Ivica Olic. Yuri Zhirkov ha il via libera per spingere a sinistra, mentre il nigeriano Chidi Odiah si occupa più della fase difensiva sulla corsia opposta, limitando al minimo le incursioni nella metà campo emiliana.

Squadre bloccate
Il Parma dei giovani non difetta di personalità e dimostra subito di poter tenere bene il campo. Dessena e Savi recuperano palloni e disegnano discrete geometrie. I tre difensori sono puntuali negli anticipi e riescono a controllare senza particolari problemi gli attaccanti russi. Anche gli avanti gialloblù, però, hanno vita difficile contro l'organizzata linea difensiva del CSKA e la prima mezz'ora scorre via senza particolari emozioni.

Attacchi CSKA
Al 32’ il CSKA prova a farsi vedere in avanti con Zhirkov, che va al tiro in scivolata dopo un bell’uno-due con Olic. Luca Bucci blocca a terra senza grosse difficoltà. I russi provano a guadagnare metri costringendo gli esterni del Parma ad arretrare spesso sulla linea dei tre difensori. Deividas Semberas ci prova dalla distanza, ma la mira è da dimenticare.

Poche emozioni
Sono questi gli unici lampi, se così si possono chiamare, di un primo tempo piuttosto soporifero in cui le due squadre hanno badato più a non scoprirsi che a cercare il gol. I due tecnici non operano cambi durante l’intervallo.

Occasione per Ruopolo
Anche il tema tattico resta invariato con gli ospiti che cercano di fare la partita difettando però in creatività e il Parma che non punge, ma non corre rischi. Gazzaev decide allora di giocarsi la carta Vágner Love, ma è il Parma ad andare subito vicino al gol. Ruopolo scatta bene sul lancio lungo di Cannavaro, copre bene il pallone usando il fisico, ma da buona posizione conclude sull’esterno della rete.

Ultime occasioni
Carmignani prova a dare più spinta ai suoi richiamando il giovane Furlan e inserendo Andrea Pisanu, già autore di tre gol nel corso della competizione. Una punizione di Elvir Rahimic finisce di poco alta facendo correre qualche brivido sulla schiena di Bucci. Sull’altro fronte Vignaroli scalda le mani di Igor Akinfeev con un bel tiro dalla distanza. Finisce 0-0. Tutto rimandato a Mosca.

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