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La Lazio si affida alla storia

I biancocelesti sperano nella tradizione favorevole contro le squadre di Belgrado per il rilancio in Coppa UEFA.

L’ultima sfida tra S.S. Lazio e FK Partizan rievoca dolci ricordi nella mente dei biancocelesti, che contro la formazione di Belgrado cercherà di rimettersi in corsa per la Coppa UEFA.

Gioie europee
La Lazio è stata l’ultima formazione in assoluto ad aggiudicarsi la Coppa delle Coppe UEFA nel 1998/99, battendo in finale 2-1, al Villa Park, l’RCD Mallorca. Nel corso della competizione, i biancolesti superarono al secondo turno il Partizan: risultato complessivo della doppia sfida 3-2. La sfida di andata a Belgrado si concluse con uno 0-0 all’insegna del tatticismo. Viceversa, il ritorno fu una partita molto emozionante. Vladimir Ivic sbloccava il risultato per il Partizan al 18’, ma Marcelo Salas riequilibrava il punteggio prima dell’intervallo. Nella ripresa la Lazio passava in vantaggio con Dejan Stankovic al 66’, e al 75’ arrivava il terzo gol, opera ancora del cileno Salas. Un gol nel finale (84’) di Ivica Ivic costringeva però i biancocelesti a soffrire fino all’ultimo minuto.

Lazio imbattuta
La Lazio ha già affrontato anche i rivali storici del Partizan, l’FK Crvena Zvezda, nel secondo turno della Coppa UEFA del 2002/03, qualificandosi ancora una volta di misura. Stefano Fiore è stato l’autore, al 20’, dell’unico gol dell’andata allo stadio Olimpico, riequilibrato nella sfida di ritorno da un gol di Branko Boskovic al 69’. Il pareggio laziale al 77’ ha poi consentito ai binacocelesti di superare il turno e di conservare l’imbattibilità contro le due squadre di Belgrado.

Bilancio negativo
Il Partizan non è finora mai riuscito a vincere in Italia nelle cinque occasioni in cui è stato impegnato, e parte da un bilancio complessivo contro le italiane di una vittoria, due pareggi e sette sconfitte, con nove reti fatte e 22 subite. La prima sfida europea del Partizan contro un’italiana risale alla Coppa dei Campioni edizione 1961/62: la Juventus vinse entrambe le sfide per un complessivo 7-1. Due stagioni più tardi anche l’FC Internazionale Milano superò la formazione di Belgrado in entrambe le gare (4-1 complessivo). Il confronto successivo è arrivato 25 anni più tardi, nel secondo turno della Coppa UEFA 1988/89, con il Partizan che otteneva il primo successo battendo 4-2 a Belgrado l’AS Roma. La sconfitta per 2-0 al ritorno ha però significato un’altra eliminazione, anche se soltanto per la regola dei gol segnati in trasferta.

Matthäus protagonista
Due stagioni più tardi è toccato ancora ai nerazzurri castigare il Partizan nel terzo turno di Coppa UEFA: 3-0 a Milano con la rete del vantaggio realizzata al 21’ dal futuro tecnico del Partizan Lothar Matthäus. Il tedesco è stato protagonista anche al ritorno, segnando il gol nerazzurro dell’1-1 a Belgrado. Il Partizan non può certo sentirsi rassicurato guardando al bilancio delle sfide fin qui giocate in Italia: cinque sconfitte su cinque, con tre reti all’attivo e 15 al passivo. Alla luce della vittoria per 4-0 nella gara d’esordio contro l’Egaleo FC, il Partizan potrebbe però anche accontentarsi di un pareggio all’Olimpico.

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