Baraja a caccia di trofei

di Graham Hunter, Valencia

Non serve ricordare al Villarreal CF né chi è Rubén Baraja né i danni che il giocatore del Valencia CF può infliggere agli avversari se trova la giornata giusta.

Potenza e carica
Quando le squadre si sono affrontate al Mestalla a gennaio, sono stati i gol, la potenza e la carica del centrocampista spagnolo a trasformare una possibile sconfitta in un 4-2 vincente. La partita è stata dura, con sei cartellini gialli e l'espulsione di Sergio Ballesteros. Il Villarreal è stato in vantaggio per tutto il primo tempo grazie al gol in apertura di Juan Román Riquelme.

Forza del calcio spagnolo
Ma due gol e un assist di Baraja hanno fatto la differenza. E anche se il Villarreal è a otto posizioni e 26 punti di distanza dal Valencia nella Primera División, Baraja ritiene che la semifinale è semplicemente un'ulteriore dimostrazione della forza del calcio spagnolo.

Vicini di casa
"Anche se c'è da migliorare in termini di vittorie di trofei europei, il fatto è semplicemente che le squadre spagnole sembrano sempre essere ai vertici - ha dichiarato -. Sia in Coppa UEFA che in [UEFA] Champions League si vedono le nostre squadre in finale e semifinale. Questa sfida non è solo un confronto tra due club spagnoli, ma tra due club che sono quasi vicini di casa".

Simbolo
Baraja per molti aspetti è il simbolo della rinascita del Valencia. L'allenatore Rafael Benítez, Pablo Aimar, Roberto Ayala, Santiago Cañizares ... ogni tifoso ha il proprio preferito. Ma quando si tiene conto dei gol, ben sei in otto incontri, segnati da Baraja dal suo ritorno al Valencia dopo l'infortunio nel 2001/02, proprio in tempo per guidare la squadra alla conquista del campionato, è chiaro il motivo per cui è adorato dei tifosi.

Voglia di altri successi
Questa vittoria rimane tuttavia l'unico successo importante di Baraja, e il 28enne di Valladolid vuole conquistare altri trofei. "L'esperienza dell'anno scorso, quando abbiamo perso il titolo pur avendo l'opportunità di vincerlo di nuovo, e poi il non essere riusciti a qualificarci per la Champions League sono stati duri colpi e quasi un disastro", ha dichiarato Baraja.

La costanza è essenziale
"Quest'anno le aspettative erano molte. Volevamo assicurarci il ritorno alla Champions League ma ora abbiamo l'opportunità di vincere di nuovo il titolo spagnolo e di arrivare in finale di Coppa UEFA. Siamo una squadra costante, forse la più costante in questo momento in Spagna, ma è così perché abbiamo una forte concorrenza interna. Se non dai il massimo, il giocatore dietro di te, che aspetta di prendere il tuo posto in squadra, potrà farlo, e tu resti fuori".

Basso profilo
Baraja sarà un pilastro importante per la nazionale spagnola a UEFA EURO 2004™, eppure è un giocatore che preferisce tenere un basso profilo. Facendo un confronto tra il Valencia e i rivali per il titolo del Real Madrid CF, il giocatore ha spiegato: "Chiamano alcuni dei giocatori del Real Madrid "galattici", ma direi che al Valencia la nostra squadra è "galattica". Non mi è mai piaciuto il termine quando è utilizzato per singoli giocatori perché sono una persona che ama lo stile di gioco del Valencia, in cui tutta la squadra compie ogni sforzo possibile per vincere gli incontri".

Continuare ad imparare
"Fa piacere sapere di essere un giocatore che è stimato all'interno della squadra e a livello internazionale ed è bello aver vinto trofei importanti. Ma i complimenti possono indebolirti perché, a questo livello, non c'è spazio per errori e in un attimo si può passare dall'essere considerati "fenomeni" all'essere dimenticati. E' vitale dare il giusto peso a ogni cosa e allora si può continuare a imparare e continuare a vincere".