Bentornato Adriano
mercoledì 11 febbraio 2004
Intro articolo
Il centravanti brasiliano ha subito mostrato di essere in gran forma dal giorno del suo ritorno all'Inter.
Corpo articolo
di Paolo Menicucci
Tra Adriano e i tifosi dell'FC Internazionale è stato amore a prima vista, fin da quando il brasiliano è arrivato a Milano dal CR Flamengo per 5 milioni di euro nel 2001.
Una punizione fantastica
Adriano ha debuttato con la maglia dell'Inter quando era poco più che un ragazzo e si è presentato con il gran gol su punizione che ha permesso ai nerazzurri di battere per 2-1 il Real Madrid CF in un'amichevole estiva. L'Inter non vinceva al Santiago Bernabéu da 34 anni. "Non ho mai visto un tiro così potente", aveva detto Christian Vieri di quella punizione.
Riscattato a titolo definitivo
Dopo aver giocato con AC Fiorentina e Parma AC, segnando 28 reti in 51 gare di Serie A, Adriano è finalmente riapprodato all'Inter. Il brasiliano, ora 21enne, era in comproprietà tra Inter e Parma dal 2002 e sarebbe dovuto rimanere con gli emiliani fino alla fine della stagione. La società nerazzurra ha però versato i 20 milioni di euro richiesti e ha riportato il giocatore a Milano durante il mercato di riparazione.
Un inizio esaltante
Adriano non avrebbe potuto presentarsi meglio. Il poderoso attaccante ha messo a segno una doppietta nella gara del primo febbraio contro l'AC Siena, vinta 4-0 dall'Inter, e si è ripetuto tre giorni più tardi mettendo a segno entrambe le reti nella semifinale di andata di Coppa Italia giocata a Torino contro la Juventus FC e terminata 2-2.
Un atleta completo
Alto e possente, ma dotato allo stesso tempo della tecnica tipica dei brasiliani, Adriano è già uno tra i più forti attaccanti della Serie A. Uno dei suoi calci da fermo nella partita contro la Juventus ha raggiunto la velocità di 129,7 km all'ora. Adriano, proprio come un cestista o un pallavolista, ha un'elevazione di 45 cm sullo stacco da fermo.
Una grande coppia offensiva
L'unica incognita rimasta era quella della compatibilità con Vieri, anche lui centravanti potente e mancino. Ad Alberto Zaccheroni è bastata una mezz'ora per fugare ogni dubbio. Nella gara pareggiata la scorsa domenica con l'UC Sampdoria, il tecnico interista ha inserito il brasiliano al 59' e le due punte hanno mostrato subito un'ottima intesa.
La logica di Zaccheroni
"Mi è sembrato giusto far riposare Adriano ed inserirlo solo nella ripresa - ha spiegato Zaccheroni -. In ogni caso penso che due giocatori così forti possano benissimo giocare insieme, anche se hanno caratteristiche simili".
Sensazioni positive
Adriano è d'accordo con l'allenatore: "Solo lavorando duro e seguendo le indicazioni del mister potremo giocare bene insieme, anche se sul campo ci troviamo già con una certa facilità. La formazione la fa l'allenatore, ma sono convinto che con me e Vieri davanti non possiamo che fare bene".
Voglia di vincere
Adriano ha inoltre rivelato di non aver avuto dubbi nel ritornare all'Inter già a gennaio. "Ho ricevuto proposte da un altro club, ma io volevo giocare con l'Inter, la squadra che ha creduto per prima in me e che mi ha prelevato dal Flamengo - ha dichiarato -. Voglio vincere qui a Milano e se non ce la faremo quest'anno avremo altre possibilità in futuro". I nerazzurri in campionato sono staccati di 15 punti dal Milan capolista e affronteranno i francesi dell'FC Sochaux Montbéliard nel terzo turno di Coppa UEFA.
L'erede di Ronaldo
I tifosi interisti hanno finalmente trovato il giocatore che può far loro dimenticare Ronaldo, passato al Real Madrid nell'estate del 2002. "Ronie è un fenomeno, uno dei migliori calciatori al mondo - ha confessato Adriano -. Io invece sono solo all'inizio della mia carriera e ho ancora molto da imparare. Ma se darò sempre il massimo, dentro e fuori dal campo, sono convinto di poter raggiungere i suoi livelli".
Grande ottimismo
Adriano è sicuramente molto giovane e molto ottimista, ma, a giudicare dalle sue prime prestazioni con la maglia dell'Inter, ha tutti i motivi per esserlo.