L'Italia fa festa con Radio Jorginho
mercoledì 7 luglio 2021
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Jorginho parla con i piedi e con la bocca in campo, ma raramente i titoli sono per lui – finché non ha trasformato il rigore della vittoria contro la Spagna nella semifinale di EURO 2020.
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Probabilmente il giocatore chiave della nazionale azzurra che ha raggiunto la finale di UEFA EURO 2020, Jorginho raramente finisce sui titolo dei giornali. Le mille cose utili che fa durante una partita spesso passano inosservate; non attirano l'attenzione come un bel gol o grandi parate. Questa volta, però, i riflettori erano puntati tutti su di lui quando si è presentato sul dischetto per calciare il rigore decisivo nella semifinale contro la Spagna. E lo ha fatto sembrare semplice, come tutto ciò che fa.
"Dopo che hai calciato la palla, senti come… un peso che va via dalle spalle", mi ha detto a fine gara. "Ma in quel momento ho cercato di dimenticare tutto quello che c'era intorno e di fare quello per cui mi sono allenato". Il portiere spagnolo Unai Simón è rimasto impietrito da quel saltello, e la palla calciata di destro è rotolata lentamente in porta alla sua sinistra, dando il via ai festeggiamenti italiani a Wembley.
Gli Azzurri hanno faticato ad esprimere il loro gioco abituale contro una Spagna abile nell'impedire agli avversari la costruzione dal basso e padrona del possesso palla. L'Italia ha comunque trovato il vantaggio con Federico Chiesa e anche se dopo il pareggio di Álvaro Morata l'inerzia della sfida è cambiata, Jorginho & Co hanno stretto i denti, si sono rimboccati le maniche e hanno portato a casa il risultato. "L'Italia non molla mai, noi ci crediamo sempre", ha spiegato Jorginho "Questa è una squadra meravigliosa, ce lo meritiamo".
"Soffriamo, giochiamo, ridiamo, ci divertiamo e certe volte litighiamo, proprio come una famiglia", ha aggiunto il 29enne, in lizza per diventare il decimo giocatore capace di trionfare a EURO e in UEFA Champions League nella stessa stagione. I compagni di nazionale lo chiamano 'Il Professore' o 'Radio Jorginho' per il modo in cui guida la squadra con suggerimenti continui durante le partite.
Il suo duello a centrocampo con Sergio Busquets – un altro 'cervello' del centrocampo – è stato memorabile. "Abbiamo sofferto un po' contro una grande squadra che ci ha messi in difficoltà e ci ha fatto correre tanto. Alla fine però l'abbiamo spuntata, perché ci abbiamo sempre creduto. E abbiamo meritato il successo, a mio parere".
C'è qualcosa di speciale in questa squadra. I giocatori sono sembrati estremamente tranquilli nel momento in cui la partita è andata ai calci di rigore. Giorgio Chiellini è stato il primo, scherzando con Jordi Alba al momento del lancio della monetina per decidere in quale porta si sarebbero tirati i rigori. Gianluigi Donnarumma ha regalato al collega spagnolo Unai Simón un grande sorriso e un abbraccio poco prima dei calci di rigore. Nervi? Quali nervi?
"Ad essere onesti, non sapevamo chi avrebbe tirato i rigori, perché diversi giocatori li volevano calciare", ha detto Leonardo Bonucci, che aveva fallito il calcio di rigore nella sconfitta dell'Italia a EURO 2016 contro la Germania ai quarti di finale. "I cinque che lo volevano tirare erano sicuri, e alla fine è andata bene che Manuel Locatelli ha sbagliato il primo, mettendo pressione sulla Spagna".
E' proprio questo spirito che potrebbe portare gli uomini di Roberto Mancini al trionfo a EURO domenica.