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Prandelli chiede il salto di qualità

Il Ct azzurro sa che l’Italia è cresciuta nel corso del torneo, ma è convinto che sia necessario "l'ultimo passo per diventare veramente grandi", mentre Roy Hodgson esorcizza la vigilia dicendo che è tempo di "cambiare la storia".

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Cesare Prandelli non scioglie i dubbi (benché assicuri di "non averne nessuno") in vista del quarto di finale di UEFA EURO 2012 contro l'Inghilterra. Contro quella che definisce "una grande squadra", il Ct azzurro dovrà fare a meno di Giorgio Chiellini, alle prese con lo stiramento alla coscia rimediato contro l'Irlanda del Nord, e forse anche di Thiago Motta sulla mediana, ma le assenze non gli tolgono il sonno.

"La squadra che affronteremo è ricca di giocatori di grande personalità e carisma, ma anche ben organizzata - spiega il Ct in vista della sfida allo Stadio olimpico di Kiev -. E' di certo una grande squadra. Vogliamo giocare senza paura, mantenere per tutti i 90 minuti la stessa concentrazione, dobbiamo stare in partita sempre".

Questa Inghilterra che gioca all’italiana, arroccata nella propria metà campo in attesa di scoccare il dardo avvelenato, è un boccone particolarmente ostico e Prandelli lo sa bene, ma dalla sua squadra si aspetta una prestazione importante: "L’Inghilterra è una delle squadre più organizzate d’Europa, sa giocare bene in un fazzoletto di campo; dobbiamo rubarle i tempi di gioco mettendo in campo la stessa intensità e lo stesso agonismo. Se ci riusciremo, faremo una grande partita".

La consapevolezza dei passi compiuti – e anche dei propri limiti attuali – sembra essere l’arma in più di questa Italia che studia per diventare una delle migliori squadre in circolazione, come sottolinea Prandelli. "Forse non siamo i più forti attualmente, ma abbiamo la volontà di crescere ancora per diventarlo. In questi due anni siamo migliorati molto, ma dobbiamo aggiungere ancora qualcosa; credo che basti poco per fare il salto di qualità ed è quello che mi aspetto dai ragazzi domani".

Decisive contro l'Inghilterra saranno le giocate dei singoli, ma soprattutto il modo in cui la squadra si muoverà sul campo, sottlina Prandelli, che poi rassicura tutti sulle condizioni di Thiago Motta: "Thiago ha un affaticamento, ma ha dato la sua disponibilitàe si è allenato bene. La tanta corsa dell’Italia? Li abbiamo letti anche noi i dati, la quantità va bene, ma dobbiamo correre meglio, distribuire meglio le forze in campo. Potrebbe essere un fattore decisivo".

Il Ct dell'Inghilterra Roy Hodson - vecchia conoscenza del calcio italiano in virtù della sua esperienza sulle panchine di FC Internazionale Milano e Udinese Calcio - non si sbottona sulla formazione anti Azzurri, ma anche per lui arrivano buone notizie dall'infermeria. Quasi certamente gli inglesi potranno scendere in campo con la stessa squadra che ha battuto l’Ucraina e Hodgson è convinto che nonostante la tradizione negativa a EURO, l'Inghilterra abbia tutto per invertire la tendenza e sbarcare in semifinale, "anche se non sarà facile", come lui stesso ammette.

Contro l’Italia, dunque, sarà necessario un cambio di marcia: "Certamente servirà un altro approccio rispetto alle gare precedenti, questa è una partita da dentro o fuori, bisogna vincere, per cui dovremo preparare la gara nel modo appropriato, con la giusta determinazione. Nei giorni scorsi abbiamo visionato i video degli Azzurri, parlerò ancora con la squadra domani prima di pranzo per le ultime indicazioni, e poi scioglierò i dubbi".

Hodgson, come già sottolineato, conosce bene il calcio italiano e saprà disinnescare meglio di chiunque altro le trappole tattiche che Prandelli disseminerà sul campo. Sono rimasto colpito dal torneo degli italiani - spiega l'ex Ct di Finlandia, Svizzera ed Emirati Arabi Uniti -. Prandelli ha fatto un buon lavoro, ha saputo creare il giusto mix fra giocatori di esperienza e giovani. Dovremo controllare la gara perché se lo faranno loro sarà durissima per noi. Gli Azzurri molto tecnici, in ogni caso non sarà facile".

Hodgson non vuol sentire parlare di tattica ad hoc in caso di eventuali tempi supplementari e ribadisce invece che è giunto il momento di cambiare il corso della storia: "Non ha senso pensare ora alle modifiche tattiche da operare in corsa, ce ne occuperemo durante la gara, invece è tempo che l’Inghilterra torni a vincere una sfida importante, visto che sono molti anni che non accade. Non partiremo con i favori del pronostico, ma come sempre sarà il campo a indicare la squadra migliore".

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