Il gol con la Francia esalta Cabaye
venerdì 15 giugno 2012
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Yohan Cabaye, dopo aver segnato il 2-0 della Francia contro l’Ucraina, ha subito pensato alla sua figlioletta, mentre il nubifragio di Donetsk non ha più di tanto disturbato i Bleus.
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Al momento di segnare il 2-0 della Francia contro l’Ucraina, Yohan Cabaye ha subito pensato alla sua famiglia a casa, mentre il suo compagno Olivier Giroud - avendo seguito buona parte della gara dalla panchina – è comunque contento di aver aiutato la squadra a ottenere i tre punti.
Yohan Cabaye, centrocampista Francia
Segnare è stata una sensazione meravigliosa. Ho subito pensato alla mia figlioletta, sono momenti speciali che non dimenticherò mai più. Alla fine ciò che conta è la vittoria, io ho solo avuto la fortuna di segnare.
Questa volta abbiamo attaccato dal primo minuto. Sapevamo che loro ci avrebbero provato principalmente sulla destra, e che quindi con Franck [Ribéry] di lì saremmo potuti passare. La prima rete è nata proprio così. Siamo stati bravi e ora possiamo preparare la prossima partita con molta più calma e fiducia.
La generazione del 1987 con Samir Nasri, Karim Benzema e Jérémy Menez? Il talento è fondamentale per una squadra che vuole vincere qualcosa d’importante, e loro di talento ne hanno parecchio. C’è anche Hatem Ben Arfa, che questa sera non ha giocato. Sono tutti e quattro giocatori strepitosi, che in fase d’attacco si fanno trovare dappertutto. Comunque l’importante è che segnino gol, il nostro compito è quello di aiutarli a fare il loro lavoro. Siamo fortunati ad avere dei giocatori del genere, speriamo che continuino così e che nessuno di loro si infortuni nel corso del torneo.
Olivier Giroud, attaccante Francia
È stato bello poter scendere in campo. Entrare a fine gara non è facile, forse sarei andato meglio se avessi giocato qualche minuto in più, ma il tecnico ha deciso di mettermi in campo a 10-15 minuti dal termine. Ho provato a fare del mio meglio, ma la cosa più importante è che la squadra abbia centrato i tre punti in un gruppo che rimarrà equilibrato fino alla fine.
Le partite si vedono in modo diverso dalla panchina. Si avverte ancora di più tutta la tensione. È molto faticoso, bisogna supportare i propri compagni che sono in campo e allo stesso tempo bisogna risparmiarsi, nel caso l’allenatore decida di metterti dentro.
L’Ucraina ha giocato in modo più aperto, ci ha concesso più spazi di quanti non ce ne abbia lasciati l’Inghilterra, che invece è rimasta sempre coperta. Siamo quindi riusciti a imporre il nostro gioco e a creare diverse occasioni.