Performance Insights di Champions League: l'organizzazione difensiva dell'Inter
venerdì 13 dicembre 2024
Intro articolo
In collaborazione con l'unità di analisi delle prestazioni UEFA, Roy Hodgson spiega le ragioni dell'eccellenza difensiva dell'Inter.
Contenuti top media
Corpo articolo
L'Inter ha subito il primo gol di questa UEFA Champions League nella sesta giornata, ma il lavoro difensivo dei nerazzurri in casa del Bayer Leverkusen ha offerto delle lezioni preziose agli allenatori di tutta Europa.
Questo è il parere di Roy Hodgson, osservatore UEFA presente martedì a Leverkusen, che ritiene che l'organizzazione difensiva e la disciplina dell'Inter meriti un'analisi più approfondita.
L'Inter ha mantenuto un assetto compatto per tutta la durata della gara alla BayArena e, come punto di partenza di questa analisi, la mappa sopra riportata delle intercettazioni e dei recuperi all'interno della propria metà campo, offre una riflessione sulla sua solidità.
In collaborazione con l'unità di analisi delle prestazioni UEFA, l'ex allenatore dell'Inter, Hodgson, ha scelto i due filmati che seguono per illustrare gli aspetti chiave della sua fase difensiva. Come ha spiegato: “Bisogna osservare il movimento della palla e cosa fanno i difensori in relazione al movimento della palla per capire il lavoro difensivo e le decisioni prese dalla retroguardia dell'Inter".
“Per gli allenatori ci sono molti insegnamenti da trarre e i video sono molto esplicativi in questo senso”, ha aggiunto.
Il primo video è ricco di dettagli degni di nota sull'organizzazione difensiva dell'Inter. Quasi subito si nota il 5-3-2 e la compattezza sopra menzionata. Al primo cambio di gioco del Leverkusen, sulla sinistra, il centravanti dell'Inter, Mehdi Taremi, guida la pressione ed è impressionante quanto poco spazio ci sia tra lui e la linea di centrocampo.
Secondo Hodgson, i due attaccanti di Simone Inzaghi, Taremi e Marcus Thuram, hanno lavorato molto insieme per mantenere il blocco compatto. “È stato impressionante quanto fossero compatti e quanto poco spazio ci fosse tra i cinque dietro e i giocatori davanti, e questo perché quei due sono tornati molto indietro ad aiutare”, ha detto.
Per illustrare ulteriormente questo punto, il grafico qui sopra mette a confronto la compattezza dell'Inter all'interno di un blocco centrale, con quella del Leverkusen. La distanza orizzontale media tra i giocatori ospiti era di 37,5 m; in verticale, da dietro a davanti, era di soli 20,7 m.
Per quanto riguarda la compattezza dell'Inter nel blocco basso, la distanza tra i difensori centrali e i centravanti era ancora minore: solo 16,8 metri. “È incredibile quanto fossero vicini e compatti i giocatori dell'Inter”, ha affermato Hodgson.
Andando avanti col primo video, l'attenzione si sposta sui difensori centrali dell'Inter. Vediamo Yann Bisseck, il centrale destro, uscire dalla linea di fondo e seguire Florian Wirtz. Segue Stefan de Vrij che protegge lo spazio dietro seguendo il movimento di Nathan Tella verso sinistra, prima che lui e Bisseck tornino in posizione.
Hodgson ha inoltre elogiato il modo in cui i giocatori dell'Inter si sono dati copertura l'un l'altro ed è rimasto impressionato anche dal ruolo di De Vrij come leader difensivo dell'Inter - evidenziato nella clip quando lo vediamo cerchiato mentre indica e dà istruzioni ai compagni di squadra.
“De Vrij è stato il leader della difesa e da lui sono partite le indicazioni per gli altri due", ha detto Hodgson, che ha riconosciuto il contributo anche dei terzini Matteo Darmian e Carlos Augusto. “I tre centrali sono stati aiutati dal fatto di non doversi spingere così tanto, perché i due terzini hanno fatto un ottimo lavoro difensivo. È stato un ottimo quintetto difensivo”.
Darmian si è fatto notare per la sua prestanza fisica più avanti nel video, quando vediamo Edmond Tapsoba del Leverkusen raccogliere il pallone nello spazio a sinistra; guardate come il terzino dell'Inter è posizionato lateralmente, pronto a intervenire ma anche a difendere lo spazio dietro.
Questa è un'osservazione importante su cui gli allenatori possono soffermarsi e non è l'ultima, poiché la sequenza si conclude con un altro cambio di gioco sulla destra del Leverkusen. Lì, il terzino sinistro Bastoni esce per andare a stringere Wirtz nella tasca. Poi è importante osservare come il centrocampista Davide Frattesi sia ben posizionato per aiutare a raddoppiare su Jeremie Frimpong insieme al terzino Augusto.
Sulla base dell'esempio precedente di Bastoni che esce per chiudere un avversario, il secondo video inizia con De Vrij che si spinge nella metà campo del Leverkusen per seguire Wirtz.
Segue un altro dettaglio difensivo degno di nota: Bastoni si sposta all'interno per coprire lo spazio dietro e finisce con un duello in velocità con Tella: in questo caso guardate come usi la sua forza fisica per rallentare l'attaccante e permettere ai suoi compagni di squadra di rientrare e recuperare le loro posizioni.
Nel corso della sequenza, si nota ancora una volta la capacità organizzativa di De Vrij e, come nel primo video, si nota quanto siano ridotte le distanze tra le linee per l'Inter, soprattutto tra la linea di difesa e quella di centrocampo.
Per evidenziare il punto di vista di Hodgson sul piazzamento dei centrali che rimangono vicini l'uno all'altro, basta osservare con attenzione il grafico qui sopra che mostra l'organizzazione del blocco basso dell'Inter attraverso le distanze tra ogni giocatore, con una distanza minima di 5,9 metri tra De Vrij e Bisseck.
“I tre centrali sono riusciti a rimanere molto vicini per tutto il tempo”, ha detto Hodgson. “In ogni fase della partita c'erano a malapena tre o quattro metri tra loro, il che è fantastico”.
È interessante notare che, pur lavorando duramente per sostenere questa forma compatta, i loro terzini non hanno mai avuto paura di seguire aggressivamente un giocatore, come si vede ancora una volta quando Bastoni segue Exequiel Palacios. Secondo Hodgson, questo si adatta allo schema di continui aggiustamenti di posizione da parte dei giocatori dell'Inter.
Eppure, anche quando erano fuori posizione, non c'è mai stato un senso di panico da parte dei giocatori dell'Inter. “Non si può mantenere sempre la forma perfetta. Ciò che conta è la capacità di recupero della posizione”, ha osservato Hodgson.
A tal fine, i centrocampisti dell'Inter hanno svolto un importante lavoro di schermatura, di recupero e di protezione della linea di fondo. “È capitato spesso che i giocatori uscissero dalle retrovie e ho pensato che fosse una mossa coraggiosa quella di marcare a uomo in quella situazione, ma ovviamente si sono resi conto che c'era la copertura degli altri difensori e anche dei centrocampisti”, ha spiegato Hodgson.
Un esempio di quanto fossero ben sincronizzati lo vediamo quando Bisseck lascia la linea difensiva e il centrocampista Nicolò Barella segue un avversario in velocità segnalando a De Vrij il pericolo. Quando la clip si conclude, viene evidenziato un altro aspetto del gioco di De Vrij: la sua postura, che ci permette di vedere come l'olandese sia ben posizionato sia per pressare che per difendere gli spazi alle spalle.
Quello dell'Inter nonostante la sconfitta è stato un grandissimo lavoro di squadra. La clip si conclude con un altro esempio della loro perfetta sincronia, con l'intera squadra che si muove in avanti per mantenere la forma compatta in risposta al Leverkusen che muove la palla all'indietro. Insomma, non c'è da stupirsi che i loro avversari in Europa in questa stagione abbiano faticato così tanto per scardinare l'organizzata difesa dei nerazzurri.