Trevoh Chalobah del Chelsea sull'incredibile viaggio dalla Sunday League alla Champions League
lunedì 4 aprile 2022
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"Quando ho iniziato a giocare a calcio volevo diventare una leggenda". Trevoh Chalobah parla delle sue ambizioni, dei suoi dubbi a inizio carriera e della sfida con 'Turbo' Timo Werner. Segui la marcia verso i quarti di Champions League del Chelsea contro il Real Madrid su UEFA.com.
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Il difensore Trevoh Chalobah ha seguito le orme di suo fratello Nathaniel, passando dal calcio amatoriale nel suo quartiere di Londra, Gipsy Hill, alla prima squadra del Chelsea.
I due fratelli nativi della Sierra Leone hanno giocato in Sunday League (tornei amatoriali inglesi) fino a quando Nathaniel non è stato preso dal Fulham, squadra dell'ovest di Londra. Dopo una sfida contro i rivali cittadini del Fulham, il Chelsea si è assicurato le prestazioni del giocatore, mentre Trevoh ha proseguito il suo percorso di crescita seguendo l'esempio del fratello maggiore.
"Quando l'ho saputo, ho iniziato dare ancora di più in campo", ha raccontato il 22enne in un'intervista per la rubrica Next in Line di FedEx. "Poche settimane dopo, il Chelsea è venuto a prendermi".
L'ingresso nelle giovanili dei Blues è stato un enorme passo in avanti per Trevoh. Avendo giocato nelle stesse squadre delle future stelle inglesi Mason Mount e Declan Rice, ha ammesso che a volte ha dubitato delle sue capacità.
"Ricordo che ero in macchina con il mio osservatore perché mi accompagnava agli allenamenti e poi a casa. Spesso cominciavo a piangere nel sedile posteriore della macchina, dicendo: 'Non sono abbastanza bravo, è tutto troppo difficile per me'".
Tuttavia, una svolta è arrivata quando il club ha capito che Chalobah avrebbe potuto rendere meglio in un altro ruolo. "Uno dei nostri allenatori ha detto: 'Ti proverò dietro'", ricorda. "In quella posizione ho iniziato a fare bene e ho iniziato a credere di più in me stesso! Avevo l'altezza, avevo la forza. Ho migliorato la mia velocità. Dall'U16 in poi è stato tutto un crescendo".
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Chalobah ha affinato la sua tecnica nei prestiti con Ipswich, Huddersfield e coi francesi del Lorient, esordendo poi col Chelsea nella Supercoppa UEFA 2021 vinta a Belfast dai Blues ai rigori contro il Villarreal dopo l'1-1 dei supplementari.
"Ricordo la riunione due ore prima della partita quando ho visto il mio nome nella formazione titolare", dice. "Ero sorpreso ma allo stesso tempo felice e nervoso. Sarebbe stata la mia prima finale UEFA col club. Ero molto carico. In queste occasioni vuoi stupire ma anche vincere un trofeo. Alla fine ci siamo riusciti ed è stato un ottimo modo per iniziare la stagione".
Un ulteriore passetto in avanti Chalobah l'ha fatto a novembre 2021, quando ha fatto il suo debutto in UEFA Champions League. E l'ha fatto in grande stile, aprendo le marcature e venendo nominato Player of the Match nella vittoria per 4-0 contro la Juventus.
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La sfida adesso è proseguire su questa strada e migliorare anche fisicamente per dare ulteriore slancio alle proprie prestazioni.
'Lavoro sempre sulla velocità. Dopo ogni partita, durante gli allenamenti analizziamo dati come velocità massima, media, accelerazioni, decelerazioni, tutto. Il mio massimo è stato 34km/h. Non è male ma penso che il più veloce sia Timo Werner. Penso che lui tocchi i 36 o 37. 'Timo Turbo': lo chiamiamo così".
Chalobah è determinato a continuare così ma sa che in carriera ci saranno molti alti e bassi ed è pronto ad affrontarli. "Non sempre andrà tutto bene. Ci saranno alti e bassi ma bisogna essere disposti ad attraversarli per uscirne dall'altra parte".
"Quando ho iniziato a giocare a calcio volevo diventare una leggenda. Volevo essere quella persona in grado di ispirare i più giovani. Dalle partite nella Sunday League alla Champions League con uno dei più grandi club del mondo, è un viaggio incredibile".