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Tutta la rabbia di Gomez

Il centravanti del Bayern punta il dito contro la "stupidità" della sua squadra per la bruaciante eliminazione ad opera dell'Inter negli ottavi di Champions League.

Tutta la rabbia di Gomez
Tutta la rabbia di Gomez ©Getty Images

Al termine della sfida contro l’FC Internazionale Milano, i volti dei giocatori dell’FC Bayern München sono lo specchio della frustrazione e della delusione per un’eliminazione bruciante dalla UEFA Champions League.

Avanti 2-1 all’intervallo, dopo l’1-0 dell’andata, i vice campioni d’Europa sembravano avviati a riscattare la sconfitta in finale dello scorso anno nel ritorno degli ottavi di finale. Un vantaggio che avrebbe potuto essere maggiore se solo i bavaresi avessero concretizzato le numerose occasioni create in una prima frazione molta intensa. Un’imprecisione sotto porta che alla fine il Bayern avrebbe pagato a caro prezzo, uscendo dal torneo in forza di un 3-3 complessivo che premia l’Inter per la regola dei gol segnati in trasferta.

"Più che merito dell’Inter abbiamo pagato la nostra stupidità – ha dichiarato Mario Gomez, autore dell’1-1 al 21’ dopo che Samuel Eto'o aveva portato in vantaggio l’Inter al 4’ -. Abbiamo giocato molto bene per un’ora, poi ci siamo limitati a difendere, quando invece avremmo dovuto continuare a giocare con calma”.

"Se analizziamo la partita, abbiamo offerto una buona prestazione – ha dichiarato Danijel Pranjić a UEFA.com -. Paghiamo il fatto di non aver segnato il terzo gol. In questo momento mancano le parole per commentare l’ennesima sconfitta di una stagione da dimenticare”.

Dopo aver brillato nel primo tempo contro i campioni d’Europa, il Bayern è andato gradualmente spegnendosi nella ripresa, con l’Inter che iniziava a crederci soprattutto dopo il 2-2 di Wesley Sneijder al 63’.

"Abbiamo incassato psicologicamente il 2-2 arrivato dal nulla – ha dichiarato un Gomez visibilmente amareggiato -. Ma in quel momento eravamo ancora qualificati contro una squadra che non aveva affatto incantato. Ci hanno lasciato spazi enormi che non siamo riusciti a sfruttare per segnare altri gol. Potevamo farne quattro, cnque o sei di gol. Se sbagli così tanto, al di là di passare o meno il turno, significa che non l’avresti vinta comunque la Champions League. Dà comunque fastidio che a uscire sia la squadra migliore”.

"Non so spiegarmi quello che è successo nel secondo tempo. Quando sei avanti 2-1, pensi istintivamente a difenderti, ma non l’abbiamo fatto bene – ha ammesso Pranjić -. Abbiamo concesso troppo all’Inter. Se solo avessimo segnato il terzo gol, sarebbe finita lì per l’Inter”.

E invece sono stati gli ospiti a segnare il terzo gol con Goran Pandev a due minuti dalla fine e qualificarsi per i quarti. A questo punto al Bayern non resta che un solo obiettivo stagionale: entrare nei primi tre posti della Bundesliga per partecipare alla prossima edizione del torneo, la cui finale si giocherà a Monaco.

"Non ci resta che questo obiettivo, e dobbiamo centrarlo. Non sarà facile vista la stagione difficile che abbiamo avuto fin qui – ha aggiunto Pranjić -. Dobbiamo provarci fino in fondo. Il prossimo anno la finale si giocherà a Monaco e sarebbe molto grave se il Bayern non partecipasse al torneo”.

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