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Il Club dei 100 di Champions League: John Terry

"Capitano, leader, leggenda": è così che viene descritto John Terry, protagonistya del Club dei 100 di questa settimana.

John Terry con il trofeo della UEFA Champions League nel 2012
John Terry con il trofeo della UEFA Champions League nel 2012 ©Getty Images

Questa settimana ripercorriamo la carriera di John Terry, che ha ricordi belli e meno belli delle due finali di UEFA Champions League giocate con il Chelsea.

CLUB DEI 100 DI CHAMPIONS LEAGUE

Presenze

Chelsea: 109

Gol

Chelsea: 10

Miglior traguardo: campione (2012)

Se non ve lo ricordate...

Viceallenatore dell'Aston Villa dopo il ritiro dal calcio giocato a ottobre, l'ex difensore centrale ha giocato per 22 anni al Chelsea, squadra in cui era entrato a 14 anni nel 1995. In totale ha collezionato 717 presenze da professionista, la maggior parte delle quali da capitano.

'JT' ha vinto cinque campionati, cinque FA Cup, tre Coppe di Lega, la UEFA Champions League 2011/12 e la UEFA Europa League 2012/13. Difensore dell'anno UEFA nel 2005, 2008 e 2009, aveva anche un certo fiuto del gol, segnandone quattro in UEFA Champions League 2004/05. In nazionale ha collezionato 78 presenze dal 2003 al 2012.

Terry ha lasciato il Chelsea nel 2017, disputando l'ultima gara nel giorno del suo ultimo titolo.

Le 100 presenze

John Terry dopo la 100esima presenza in #UCL nel 2014
John Terry dopo la 100esima presenza in #UCL nel 2014©AFP/Getty Images

Terry ha esordito in Europa a 18 anni contro il Vålerenga ai quarti di Coppa delle Coppe UEFA 1998/99. Dopo la prima presenza in UEFA Champions League contro il Beşiktaş l'1 ottobre 2003, ha partecipato a 11 edizioni consecutive del torneo con il Chelsea.

In questo periodo, il Chelsea ha raggiunto due volte la finale. Una delle immagini più famose della sua carriera è lo scivolone sul dischetto ai calci di rigore contro il Manchester United nella finale di Mosca del 2008 ("Mi sono fatto avanti sapendo che potevamo vincere e che tutto dipendeva da me. Quello che è successo dopo mi perseguiterà per il resto della mia vita").

Quattro anni dopo, il Chelsea ha vinto la finale contro il Bayern Monaco, anche se Terry era squalificato. La sua 100ª presenza in UEFA Champions League è arrivata contro lo Sporting CP a settembre 2014, mentre l'ultima in casa è stata quella contro il Porto il 9 dicembre 2015.

I suoi momenti migliori

  • I gol nella prima gara di UEFA Champions League con José Mourinho in panchina, vinta 3-0 contro il Paris Saint-Germain a settembre 2004, e nelle due gare successive dei Blues nel girone, oltre a quello che ha suggellato la rimonta contro il Barcellona agli ottavi. "È una delle mie vittorie più belle", ha dichiarato Terry a proposito di quella gara.
  • I due gol nel 4-1 sul Napoli agli ottavi del 2011/12, che hanno ribaltato la sconfitta per 3-1 dell'andata e hanno permesso al Chelsea di proseguire il cammino fino all'inatteso trionfo a Monaco.

  • Anche se squalificato, il capitano si è tolto l'abito sotto il quale indossava maglietta e calzoncini, festeggiando in campo con i compagni dopo la finale del 2012. "I giocatori mi hanno fatto sentire parte di quella vittoria", ha dichiarato Terry.

Dicono di lui

Guarda gli highlights di Terry con il Chelsea

"Sapevo con certezza che Terry sarebbe diventato una superstar. Il suo carattere e la sua personalità mi hanno colpito subito. Anche se era giovanissimo, sembrava che giocasse da una vita, non aveva mai paura".
Gianfranco Zola, ex compagna di squadra nel Chelsea

"È nato con la fascia da capitano al braccio... Lavora il doppio di chiunque altro e ha il senso della responsabilità di un imprenditore".
Carlo Ancelotti, former Chelsea manager

"Che cosa può imparare un esterno olandese da un centrale inglese? Tutto. La cosa più importante, però, è quello che offre alla squadra come capitano e leader".
Arjen Robben, ex compagno di squadra nel Chelsea

"Una volta l'ho visto con l'Under 21 qui a London Colney [il campo di allenamento dell'Arsenal] e il modo in cui dava ordini alla squadra era fantastico. Era un vero leader e ha avuto anche una bella carriera, non dimentichiamolo: non è mai una coincidenza. Chi dura così a lungo ha qualcosa di speciale".
Arsène Wenger, ex allenatore dell'Arsenal

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