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Hiddink indica la strada al Chelsea

Guus Hiddink spiega a UEFA.com che per riportare il Chelsea sulla giusta strada è stato necessario prima lasciarsi alle spalle il passato e José Mourinho.

Hiddink indica la strada al Chelsea
Hiddink indica la strada al Chelsea ©UEFA.com

Da quando Guus Hiddink è arrivato sulla panchina del Chelsea il 19 dicembre in seguito alla partenza di José Mourinho i campioni d'Inghilterra non hanno perso una partita – un'ottima preparazione per la sfida contro il Paris Saint-Germain in UEFA Champions League. L'olandese ha parlato con UEFA.com della sua seconda parentesi con i londinesi e del dispiacere per aver perso per un soffio la possibilità di giocare la finale 2009.

UEFA.com: come ti trovi nella tua seconda parentesi al Chelsea?

Guus Hiddink: Quando è arrivata la chiamata qualche settimana fa, ho visto un nome comparire sullo schermo del mio cellulare e ho capito che avrebbe potuto significare tornare a lavorare al Chelsea. Non ci ho dovuto pensare su molto. Mi conoscevano e mi hanno chiesto di dare una mano, e l'ho fatto - con grande piacere.

UEFA.com: quali cambiamenti hai fatto da quando dei arrivato in panchina?

Hiddink: Non ho guardato molto al passato o chiesto cose fosse andato storto nei sei mesi precedenti dopo la vittoria del campionato - erano informazioni che non volevo, alla fine è tutto molto soggettivo. Ho cercato di formarmi una mia opinione personale ed è quello che ho fatto anche nelle ultime settimane. E ho detto ai ragazzi di riflettere su quello che pensavano fosse andato male e di chiedersi cosa potevano fare per dare un contributo. 'Vi aiuterò in certe cose e vi dico cosa mi aspetto da voi'. E' questo quello che è successo, e fortunatamente si è tradotto in risultati positivi.

Willian: il segreto delle mie punizioni

UEFA.com: Willian è in grande forma in questa stagione, ti ha impressionato?

Hiddink: Non sono molto sorpreso perché ho lavorato un anno e mezzo con lui all'Anji in Russia. E' in buona forma. Si è adattato molto velocemente alla Premier League. Non è forte solo per le abilità naturali, lui è un giocatore completo ed è bello vederlo.

UEFA.com: il tuo Chelsea ha raggiunto le semifinali nel 2009 ma è uscito per la regola dei gol in trasferta contro il Barcellona. Quanto eri deluso?

Hiddink: Avevamo ottenuto un buon risultato all'andata: 0-0 in trasferta contro un Barcellona molto forte. In casa abbiamo avuto un paio di buone occasioni, e abbiamo segnato con Michael Essien. Poi al 92' è arrivato un grande gol di Andrés Iniesta che ci ha eliminati. Quindi c'era delusione, ma anche frustrazione, perchè avrebbe significato arrivare in finale per il secondo anno consecutivo per il Chelsea.  Di solito quando perdi sei molto deluso e dopo qualche giorno recuperi, ma quella volta è stato più difficile. 

UEFA.com: come consideri il Paris?

Hiddink: Dobbiamo tenere il PSG in altissima considerazione. Per prima cosa perché ha eliminato il Chelsea lo scorso anno, e penso che abbia perso una sola partita in questa stagione. Dovremo essere molto forti tatticamente perché le ambizioni del PSG sono molto alte. Vogliono vincere la Champions League prima o poi. Sarà molto dura, ma se avremo tutti i giocatori a disposizione siamo convinti di poter fare meglio dello scorso anno.

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