Fermo immagine: la tripletta di Owen fa volare lo United
domenica 6 dicembre 2015
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La storia potrebbe ripetersi questa settimana quando, sei anni dopo la memorabile tripletta di Michael Owen, il Manchester proverà a centrare il primo posto nel girone contro il Wolfsburg.
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Michael Owen aveva già superato l'apice della sua carriera nel 2009, ma la sua splendida prestazione con la maglia del Manchester United, contorniata da una tripletta pesantissima, regalava il primo posto nel Gruppo B agli inglesi eliminando il Wolfsburg. La storia si potrebbe ripetere questa settimana quando sei anni dopo le due squadre si incrociano nuovamente in Germania alla sesta giornata.
1. Michael Owen
Owen aveva appena 18 anni quando il mondo si accorge di lui dopo una splendida rete contro l'Argentina nella Coppa del Mondo FIFA del 1998. Giocatore dotato di una rapidità fuori dal comune, Owen segna 118 reti in 216 partite di campionato col Liverpool – con il quale vince la Coppa UEFA del 2001 –, prima di trasferirsi per una stagione al Real Madrid. Le stagioni successive, al Newcastle, Manchester United e Stoke City, sono tutte condizionate dagli infortuni, e tra alti e bassi l'inglese si ritira nel 2013. Quinto miglior marcatore inglese di sempre, Owen dopo il ritiro è diventato allevatore e proprietario di cavalli da corsa di successo, e attualmente fa anche l'opinionista televisivo.
2. Andrea Barzagli
Il difensore nativo della Toscana aveva appena 22 anni ai tempi del Wolfsburg, e ancora oggi dopo 12 anni è uno dei difensori più affidabili della Serie A. La svolta della sua carriera arriva ai tempi del Chievo con il quale conquista la nazionale Under 21 e viene notato dal Palermo. Con i rosanero disputa quattro stagioni eccellenti prima di trasferirsi a sorpresa in Germania, al Wolfsburg. Disputa da titolare la prima stagione nella quale il Wolfsburg vince per la prima volta la Bundesliga, e grazie ai saggi consigli di Felix Magath migliora tantissimo. Barzagli torna in Italia nel gennaio del 2011 con la Juventus e vince lo scudetto in tutte e tre le stagioni successive.
3. Paul Scholes
Punto di riferimento per Xavi Hernàndez e unico giocatore di cui Zinédine Zidane si sia detto dispiaciuto per non averci giocato insieme, Scholes è stato uno dei centrocampisti più colti della sua generazione. Persona assolutamente tranquilla fuori dal campo, ha vestito per tutta la vita la maglia dello United. In 18 anni di carriera, l'inglese ha vinto 11 campionati, tre FA Cup e due UEFA Champions League. Oggi è opinionista televisivo, editorialista in un giornale e, insieme a Ryan Giggs, ai fratelli Gary e Phil Neville, e a Nicky Butt, co-proprietario del Salford City.
4. Ricardo Costa
Solo due potoghesi hanno disputato tre Coppe del Mondo. Cristiano Ronaldo è uno, ma chi è l'altro? Ricardo Costa! Dopo aver iniziato a giocare in prima squadra col Porto (è stato in panchina nella finale di UEFA Champions League del 2004), il difensore si trasferisce al Wolfsburg per giocare con più continuità. Tuttavia non riesce mai divenire uno degli inamovibili della squadra, e la storia si ripete al LOSC Lille e Valencia, anche se il suo record nella Coppa del Mondo la dice lunga sulla sua affidabilità. Oggi gioca al PAOK in Grecia.
5. Nani
Nativo di Capo Verde, Nani ha 20 anni quando si trasferisce allo United dallo Sporting CP per 25 milioni di euro, seguendo le orme del compagno di nazionale Cristiano Ronaldo, suo coinquilino per un periodo in Inghilterra. L'esterno portoghese vince quattro Premier League e segna il rigore decisivo nella finale di UEFA Champions League vinta ai danni del Chelsea nel 2008, ma gradualmente viene messo ai margini della squadra e nel 2014/15 torna in prestito allo Sporting CP. Vicino alle 100 presenze col Portogallo, il 29enne oggi gioca al Fenerbahçe.
6. Danny Welbeck
Welbeck aveva otto anni quando viene notato dallo United, squadra della sua città, con il quale in pochi anni conquista la convocazione in prima squadra. L'esordio dell'attaccante in Premier League infatti arriva a 17 anni, nel 2009, e viene sbagnato dal uno splendido gol. Dal 2011/12 diviene uno dei titolari dello United, ma dopo un paio di stagioni deludenti dal punto di vista delle realizzazioni, nel 2014 si trasferisce all'Arsenal. Il nazionale inglese segna la rete decisiva contro lo United nei quarti di finale di FA Cup dello scorso anno (poi vinta dall'Arsenal), e in questa stagione non ha ancora esordito a causa di un infortunio.
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