L'importanza di Suárez per il Barcellona
mercoledì 25 novembre 2015
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Luis Enrique ha definito Luis Suárez "un magnete di positività" dopo la travolgente vittoria del Barcellona sulla Roma; Graham Hunter di UEFA.com ci spiega in cosa consiste "l'oro colato" dei catalani.
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Dopo che la sua straordinaria squadra ha stravinto il Clásico a Madrid e travolto l'AS Roma nella sfida di UEFA Champions League nel giro di quattro giorni, segnando in due partite dieci gol e subendone appena una, Luis Enrique ha giustamente buttato acqua sul fuoco per spegnere i facili entusiasmi attorno al Barcellona.
Il tecnico dei catalani ha spiegato che "siamo solo a novembre e quindi a un terzo della stagione", sottolineando, così come si faceva ai tempi di Josep Guardiola, che "elogi e vittorie possono finire per indebolirti".
Tuttavia quando si è trattato di analizzare l'ennesima prestazione da uomo partita di Luis Suárez, il tecnico asturiano del Barça non ha risparmiato gli elogi. "Sembra che Luis giochi per il Barcellona da anni. È una specie di magnete di positività grazie al suo ritmo di lavoro e alla sua immensa intensità applicata in ogni cosa che fa. Questo suo impegno esalta le sue caratteristiche e lo fa rendere al massimo".
Queste due splendide vittorie probabilmente hanno oscurato il fatto che Suárez abbia superato il record di gol fatti con la casacca del Barcellona da Diego Maradona e Romário. Maradona ne ha segnati 38 per i catalani, mentre Romário 39. Suárez adesso è a quota 42 ma in appena 63 partite, senza considerare che l'uruguaiano non è il rigorista della squadra e che spesso invece di concludere a rete preferisce fare degli assist perfetti per i suoi compagni.
In vista della sfida di Champions, l'ex allenatore della Roma, Fabio Capello, aveva detto che l'infortunio di Lionel Messi a fine settembre contro il Las Palmas era stata un grande fortuna per il Barcelona. Il tecnico italiano aveva spiegato che grazie all'assenza dell'argentino, il duo Suárez-Neymar sarebbe cresciuto molto risultando fondamentale per i campioni d'Europa e di Spagna.
Il numero 10 dei catalani contro la Roma è tornato alla grande segnando due gol e confezionando un assist nel 6-1 finale. "Non so se il fatto che io, Neymar e Luis ci troviamo così bene sia il segreto di questa squadra - ha spiegato l'argentino -, ma è vero che noi tre ci cerchiamo sempre e proviamo a divertirci in ogni partita".
"Sappiamo di avere sulle spalle un sacco di responsabilità, ma giocare insieme ci diverte. Ci piace vincere e se ci riusciamo divertendoci in campo è ancora meglio. L'intesa tra noi tre non è nata adesso, ma giochiamo in questa maniera ormai da anni", ha concluso Messi.
In assenza di Messi, Neymar ha dimostrato tutto il suo altruismo nel concedere a Suárez di battere il rigore contro il Villarreal – gesto ripetuto dal miglior marcatore di sempre del Barcellona contro la Roma a favore di Neymar. Il brasiliano però ha fallito dagli 11 metri, anche se poi Adriano ha segnato lo stesso sulla ribattuta. La loro filosofia del 'non importa chi segna', non fa che aumentare la forza collettiva dei magnifici tre.
"Per la squadra è oro colato il fatto che quei tre si cerchino in quel modo. Noi dobbiamo continuare a supportare la loro intesa reciproca", ha concluso il raggiante tecnico del Barcellona. "Meglio fanno Messi, Suárez e Neymar, meglio è per tutti noi".